“A seguito della nostra interrogazione del 25 luglio scorso, relativa all’area di verde pubblico, recintata e posizionata all’incrocio tra Via del Giglio e Via Madonna dell’Asilo e che, fino ad oggi, tutti hanno inteso, da subito, essere un’“Area per lo sgambamento cani”, l’Amministrazione comunale ha finalmente ordinato alcuni lavori per l’adeguamento all’uso a cui è destinata”. Lo annuncia Massimo Desiati, consigliere comunale di Progetto per Vasto.
“Infatti, è arrivata la risposta all’interrogazione ed in effetti, esiste una Delibera della Giunta municipale, del gennaio 2013, con cui si impegnano € 4.100 per strutturare l’area a tale scopo ma dalla risposta si vengono a sapere altre cose. All’esterno dell’area recintata c’è un cartello che richiama un’Ordinanza con tanto di numero, il 68, ma, anche per dichiarazione dell’Assessore in aula, di questo documento in Municipio non v’è traccia. Cosa dirà? Non si sa.
Non esiste un Regolamento per l’utilizzo dell’Area per lo sgambamento dei cani (così come in tutti i Comuni italiani) e non c’è da attendersi un apposito servizio di guardiania e manutenzione. L’illuminazione, poi, non è neanche prevista.
Il terreno di cui trattasi – prosegue Desiati – è, di fatto, da tempo utilizzato da proprietari e conduttori di cani i quali lasciano i loro animali liberi da guinzaglio e museruola, così come avviene in ogni area all’uopo destinata ma che, appunto per questo, deve essere attrezzata. Infatti, sempre più spesso, si verificano situazioni incresciose e di reale pericolo che mettono a repentaglio l’incolumità dei cani e delle persone. Ad oggi, l’area appare per nulla manutenuta: erbacce, piccoli rifiuti sparsi qui e là, deiezioni animali, difettosa chiusura dei cancelli d’ingresso, spazi d’ingresso ed uscita sottostanti i cancelli stessi. Si spera che, adesso e dopo la nostra interrogazione, qualche intervento venga fatto ma, intanto ed ormai da un anno, la struttura è stata aperta all’uso indiscriminato e senza alcuna cautela.
Cose che avvengono a Vasto per cose ordinarie e di facile gestione, figuriamoci per quelle di maggior valenza politico-amministrativa…”