“Con l’ordine del giorno approvato in Consiglio comunale, si pongono le basi per un confronto con la Regione Abruzzo, al fine di scongiurare la chiusura della Casa di riposo Sant’Onofrio che, sino ad oggi, ha camminato con le proprie gambe, assistendo attualmente oltre 50 anziani e dando lavoro a 17 lavoratori”.In un omunicato congiunto, le forze politiche del centrosinistra di Vasto avviano un dialogo al governo regionale di Luciano D’Alfonso e criticano il suo predecessore, Gianni Chiodi.
“La Regione Abruzzo, governata dal centrodestra di Chiodi, sottraendo al Comune di Vasto la gestione della struttura di sua proprietà, ha creato l’ennesimo carrozzone, Asp – Azienda Pubblica dei Servizi alla Persona gestito, attualmente, dall’Organismo Straordinario per la Temporanea Gestione delle ex Ipab.
Con questo ordine del giorno si pongono le basi per un confronto con la Regione Abruzzo, al fine di scongiurare la chiusura di una struttura che, sino ad oggi, ha camminato con le proprie gambe, assistendo attualmente oltre 50 anziani e dando lavoro a 17 lavoratori.
Dispiace aver assistito ad un comportamento poco collaborativo da parte dell’opposizione che, presentando un ordine del giorno sulla medesima questione, ha opposto un muro invalicabile sulla possibilità di condivisione dei due documenti, dimostrando di andare solo alla ricerca disperata di una responsabilità da addossare all’amministrazione comunale che, al contrario, ha già iniziato un percorso insieme agli enti coinvolti nella procedura di sospensione dell’attività della Casa di Riposo sancita con delibera dell’Organismo Straordinario, percorso finalizzato a studiare le soluzioni immediate da adottare per evitarne la chiusura.
Inoltre, con l’approvazione di tale documento, il sindaco di Vasto e l’assessore alle Politiche sociali, Anna Suriani, hanno ricevuto l’indirizzo del Consiglio comunale ad incontrare urgentemente gli assessori regionali alla Sanità e alle Politiche sociali proprio per stimolare un maggior coinvolgimento da parte della Regione Abruzzo, che si è solo limitata, negli anni passati, ad acquisire un potere su dette strutture senza però preoccuparsi delle loro condizioni e criticità strutturali.
La volontà politica della maggioranza di governo della città va nella direzione di scongiurare la chiusura di tale storica struttura, di grande importanza dal punto di vista sociale, coinvolgendo al massimo la Regione Abruzzo cercando di individuare, insieme, le soluzioni più idonee al superamento delle criticità, al fine di evitare inutili traumi ai residenti e alle loro famiglie e di tutelare i diritti dei 17 lavoratori che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro”.