Una persona rannicchiata sotto un ponte, dove aveva trovato un giaciglio di fortuna, facendosi spazio tra le montagnole coperte di erba incolta e accendendo un fuoco di cui rimane ancora un mucchietto di cenere. E poi, alcuni resti di cibo. Questo hanno trovato investigatori e medici a Vasto, in via Salce, sotto il viadotto Prascovia dell’autostrada A14.
Il ponte – Il cugino aveva visto Eleonora camminare lungo la strada provinciale 181, la strada interna che collega Vasto e San Salvo. Un tecnico dell’Anas aveva segnalato a primavera la presenza di una ragazza che dormiva sotto il viadotto. Le forze dell’ordine avevano controllato più volte, non trovando nessuno. Allora la vegetazione era molto fitta. La trasmissione di Rai 3 Chi l’ha visto? il 16 aprile scorso aveva realizzato un servizio in quella zona: clicca qui per guardare il filmato (al minuto 5:50 l’ipotesi viadotto).
L’autopsia – L’autopsia è stata eseguita ieri da Cristian D’Ovidio, medico legale della Asl provinciale, che ha 60 giorni per rimettere alla Procura di Vasto la sua relazione contenente i risultati dell’esame autoptico.
L’anatomopatologo aveva già effettuato una ricognizione cadaverica, ormai in larga parte scheletrificato, cosa che rende più difficile l’accertamento dell’identità, possibile con certezza solo attraverso la prova del Dna. Per questo, ieri mattina, i genitori di Eleonora Gizzi sono andati a Chieti, dove i sanitari dell’Istituto di medicina legale hanno prelevato da entrambi campioni di saliva per comparare il loro Dna a quello del corpo senza vita.
Le condizioni del corpo (Ansa) – Il corpo è stato ritrovato in parte avvolto nei cartoni, come se la donna si volesse proteggere dal freddo, e in posizione fetale, come se cercasse calore. Vicino al suo ultimo giaciglio, resti di cibo e un mucchietto di cenere: probabilmente, aveva acceso un fuoco per ripararsi dal freddo. Gli stivaletti lasciati in un angolo fanno invece ipotizzare che, se fosse veramente Eleonora, possa essere stata colta da un malore nel sonno.
Neanche l’autopsia ha sciolto definitivamente i dubbi. Questo ritrovamento fa pensare quindi non solo ad un allontanamento volontario di Eleonora, ma anche ad una precisa scelta da parte della maestra di volersi isolare sotto al cavalcavia.