Mercoledì al “Davide Bucci” è iniziata la stagione del San Salvo. Il direttore generale Ettore Montagano, arrivato a novembre 2013 e riconfermato dopo il buon lavoro svolto, insieme a mister Claudio Gallicchio, è al lavoro per la nuova avventura. Il dirigente è a caccia di pedine importanti che possano permettere ai biancazzurri di disputare un campionato di vertice. Non ci si nasconde, l’obiettivo dichiarato sono i play-off.
Perchè nonostante le offerte dalla D è rimasto a San Salvo?
Ringrazio la società che mi ha dato di nuovo questa opportunità, per me è un onore. Eravamo vicini alla D io e il mister, ma ci piace lavorare qui, è un ambiente pulito e familiare, l’anno scorso penso che abbiamo fatto bene. Sono molto felice che la società si fidi di me e mi abbia riconfermato insieme all’allenatore.
Quale sarà il vostro obiettivo di classifica?
Dobbiamo lavorare perchè l’obiettivo è quello di arrivare tra le prime quattro squadre. Vorremmo disputare i play-off, il campionato, Avezzano a parte, è molto equilibrato, tutto è davvero possibile, penso che ci saranno molte sorprese.
Chi prenderete per arrivare così in alto?
Non posso fare nomi, ma abbiamo dei colpi in canna, cercherò di completare la rosa entro il 13,14 agosto. Resteranno alcuni giocatori dello scorso anno come Mainardi, Antenucci, Marinelli, Quaranta, Izzi, Felice, Ramundo, Pollutri, Raspa, D’Aulerio, Ferrante, Del Borrello e Di Pietro. In base al budget a disposizione faremo le nostre valutazioni, possibili anche i ritorni di uno tra Fiore e Cappelletti.
Quali sono i ruoli da coprire?
Prenderemo sicuramente una prima punta, un difensore centrale e due centrocampisti, un regista e un interditore.
Anche altri under da fuori?
Per adesso puntiamo sui giovani locali, ma dipenderà dalle opportunità che ci riserverà il mercato. Se ce n’è uno bravo nei paraggi, che rispetta i nostri parametri economici, potremmo pensarci. Anche se io come metodologia di lavoro preferisco valorizzare i giovani del posto in cui lavoro. Non sono rimasto qui per fare fuori gente di San Salvo.
Soprattutto perché a voi i giovani non mancano.
San Salvo ha un settore giovanile valido, punteremo su questo, se hai già una buona base come l’abbiamo noi, si può lavorare bene.
Che San Salvo vuole?
Devono essere giocatori che abbiano principalmente tre caratteristiche: rigore, umiltà e voglia di lavorare. Se non le hanno non possono stare qui con me, è meglio che vadano via. Sono certo che con il lavoro e l’impegno ci toglieremo delle belle soddisfazioni. Inoltre con questi tifosi che ci sostengono sempre dobbiamo dare il massimo.
Migliorando anche le strutture, come il campo.
Bisogna che si faccia qualcosa, giocare al “Bucci” è sempre più difficile, soprattutto per i giocatori tecnici. Penso che chi di dovere interverrà, nel frattempo noi saremo costretti a giocare a Vasto o a Cupello.