Quattro punti di scarico potenzialmente pericolosi per l’ambiente. Sarebbero diventati tali in caso di pioggia, riversando in un torrente o per strada acqua piovana mista a liquami. E’ quanto ha accertato a Vasto Marina la guardia costiera. Sulla base dei verbali redatti dai militari del tenente di vascello Giuliano D’Urso, il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, ha firmato due ordinanze con cui impone ai titolari di due immobili di “eseguire, entro e non oltre il termine di 30 giorni, decorrenti dalla data di notifica della presente ordinanza, tutti i lavori necessari al convogliamento delle acque reflue domestiche provenienti dagli appartamenti” dei due immobili “nella condotta fognaria della Sasi spa, ferme restando le autorizzazioni delle competenti autorità”. Inoltre, “in caso di mancata ottemperanza delle disposizioni emanate con il presente atto, si provvederà ad effettuare apposita e specifica comunicazione all’autorità giudiziaria”.
Nei confronti dei proprietari scatterà una multa da 6mila a 60mila euro.
“Si tratta – spiega D’Urso – di impianti di pompaggio di emergenza installati perché la rete fognante, in caso di pioggia, non riesce a raccogliere sia le acque nere che quelle piovane”.
Infatti, nei verbali della guardia costiera riportati nell’ordinanza del sindaco si legge che nel primo caso “si accertava la presenza di un punto di scarico (tubo) recapitante nel torrente San Tommaso, senza alcuna forma di depurazione, direttamente connesso a un sistema di pompaggio automatico” all’interno di un pozzetto “nel quale confluiscono oltre alle acque bianche del piazzale limitrofo, anche i reflui fognari direttamente collegati attraverso pozzetti comunicanti che si miscelano in caso di troppo pieno”. Nel secondo caso, “si accertava – è scritto nel documento – la presenza di tre punti di scarico recapitanti su strada senza alcuna forma di depurazione direttamente connessi ad un sistema di pompaggio automatico sito all’interno di un pozzetto con copertura grigliata nel quale confluiscono, oltre alle acque bianche del piazzale limitrofo, anche i reflui fognari dell’abitazione, direttamente collegati attraverso un sistema di troppo pieno delle stesse acque reflue”. Le sanzioni sono indirizzate all’amministratore del primo condominio, S.S., e ai proprietari del secondo edificio, R.A. e M.A.
“I controlli – dice il comandante della guardia costiera – ci sono. Non sono né i primi, né gli ultimi: si tratta di un’attività continuativa che stiamo svolgendo da diversi mesi. Il problema di Vasto Marina è la mancata separazione delle reti di raccolta delle acque bianche da quelle delle acque nere. E’ una questione che richiede interventi con programmazione a medio e lungo termine, attraverso l’acquisizione di finanziamenti, cui gli organi competenti si stanno attivando, facendo ognuno la propria parte”. Sono più di dieci, in totale, sul litorale vastese le strutture abitativi o turistiche oggetto di sanzioni per scarichi irregolari.
Stefano Moretti, referente locale dell’associazione Osservatorio antimafia Abruzzo, chiede l’istituzione di un tavolo di lavoro sul turismo e sulle problematiche inerenti gli scarichi, con la partecipazione del sindaco, dei rappresentanti dei consorzi Vasto golfo d’oro e Vivere Vasto Marina e con la parlamentare europea Daniela Aiuto: “La nostra città – scrive Moretti – ha espresso un deputato europeo che risulta essere il secondo abruzzese eletto a Bruxelles dal dopoguerra
ad oggi. Altro particolare che sfugge è che l’onorevole è membro della Commissione Turismo e pertanto potrebbe, in quella posizione strategica, rappresentare un vero e proprio volano per l’industria turistica a Vasto. Questa sua posizione potrebbe anche essere un punto di partenza e di arrivo per la ricerca di fondi necessari a risolvere l’ormai paleolitico problema degli scarichi di liquame”.
Secondo Riccardo Alinovi, portavoce locale dell’associazione Codici-centro per i diritti del cittadino, “questa è la dimostrazione che, per il bene di Vasto e dei bagnanti, abbiamo provveduto a denunciare, in quanto riteniamo da sempre che il vero problema del nostro bel golfo siano gli scarichi. Chi fa male a Vasto non siamo noi ma chi scarica abusivamente sapendo di arrecare un danno all’immagine della città, alla salute dei cittadini ed a tutti gli operatori del settore. L’associazione Codici invita i cittadini a segnalare le zone inquinate, in modo che sia possibile bonificare l’area e prendere i dovuti provvedimenti”.
Lapenna – “I provvedimenti adottati – afferma il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna – rientrano nella normale attività di controllo e tutela della costa ed hanno riguardato, in questo caso, scarichi di sole acque bianche con diffida a convogliare le stesse al fine di evitare il sovraccarico della rete fognaria già al limite del carico consentito per la stessa”.