Sulla questione bagni pubblici chiusi a Vasto interviene G.F., lettore di Zonalocale.it.
“Visto che il Comune, come pure lo Stato italiano, ci tartassa tra Iuc, Tarsi, Tasi, Imu e balzelli vari e visto ritengo forse di risiedere e pagare tutto in una città a vocazione turistica, gadirei informazioni di come fare se dovessi avere la necessità di in bagno: mi attrezzo con un sacchetto come i cani e/o una bottiglia?
Rendo noto che nel centro di Vasto, lo sto constatando sulle mie esigenze, su ben tre diurni, non ne funziona uno da almeno due mesi. Dulcis in fundo aggiungiamoci pure che forse qualche esercizio pubblico è anche sprovvisto di servizi igienici, anzi scusate: ‘Non funziona, è in riparazione, manca l’acqua’.
Insomma un povero cittadino che deve fare? Si deve forse infrattare rischiando magari pure una denuncia? Eppure la città ha tanti disoccupati. E chi non pagherebbe 50 centesimi per sentirsi risollevato? In altre città ne hanno creato un piccolo business.
Meditate, questi sono bisogni urgenti“.
G.F.
Ricordiamo ai lettori che “il Comune di Vasto informa che per le segnalazioni si può scrivere, con un indirizzo di posta elettronica certificata, a: [email protected] oppure recarsi presso l’Ufficio del Protocollo comunale in Piazza Barbacani, 2. Entrambe le procedure garantiscono la Pubblica Amministrazione della veridicità delle segnalazioni e dell’attendibilità della fonte informativa. Inoltre, sempre in una logica di ascolto e di partecipazione, sono attivi i canali sociali Facebook e Twitter del Comune di Vasto”.