Il 29 luglio scadranno i termini per presentare osservazioni alla procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale avviata dalla Medoilgas Italia s.p.a. sull’istanza di concessione di estrazione idrocarburi liquidi e gassosi del giacimento Ombrina Mare, quello a 6 km dalla Costa dei Trabocchi. Dal gruppo in consiglio regionale e dai parlamentari abruzzesi del Movimento 5 Stelle arriva la sollecitazione ai rappresentanti istituzionali affinchè esprimano le loro istanze di contrarietà. “L’Assessore all’Ambiente Mazzocca non si sbilancia e dichiara che la regione si attiverà per le proprie determinazioni sull’iter di Ombrina Mare 2. Ci sembrano dichiarazioni troppo generiche da parte dell’assessore competente, come se la questione di Ombrina fosse improvvisa, fosse cosa nuova, come se non fosse una questione contro la quale i cittadini si battono da anni, anche e soprattutto contro l’indifferenza dei partiti. Come se i cittadini non sapessero che è tempo di passare dalle promesse ai fatti. Abbiamo ancora in mente le (poco comprensibili) allegorie del candidato Governatore Luciano D’Alfonso che in campagna elettorale prometteva di proteggerci tutti dagli UFO. Ebbene, quel momento è giunto: D’Alfonso ci protegga e prenda una volta per tutte una posizione chiara, netta e definitiva contro Ombrina Mare“.
La nota del M5S, che offre “la propria disponibilità e competenza alla maggioranza e all’assessorato all’ambiente per la redazione delle osservazioni contro Ombrina“, è rivolta a D’Alfonso e Legnini invitati a passare “dalle chiacchiere ai fatti e il PD faccia pace con se stesso, dal momento che le politiche nazionali sembrerebbero orientate verso lo sfruttamento incontrollato e devastante del territorio favorendo – come è consuetudine – lobbies e gruppi di potere, mentre i politici locali (a parole, solo a parole fin’ora) continuano e promettere di tutelare cittadini, ambiente e paesaggio e di sconfiggere i marziani”.
Il gruppo consiliare ha depositato un’interpellanza che vede come primo firmatario Pietro Smargiassi per chiedere a D’Alfonso e Mazzocca “se e come intendono, perseguire un indirizzo politico diverso da quello del Governo nazionale e, per l’effetto, attraverso quali urgenti ed immediati strumenti intende ostacolare l’iter autorizzatorio, ormai in fase conclusiva, relativo alla concessione di estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi del giacimento Ombrina Mare, al fine di tutelare sia la salute dei propri abitanti e sia il proprio patrimonio paesaggistico e costiero; se ed in che modo, nelle more dell’adozione di provvedimenti ed atti istituzionali che mirino a contrastare la petrolizzazione del nostro territorio e delle acque prospicienti la nostra regione, si intende nell’immediato dare fattivo sostegno a tutte le iniziative di carattere normativo volte a modificare l’articolo 6, comma 17, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, relativo alle attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare, al fine di ripristinare il divieto di attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare entro le 12 miglia anche per i procedimenti concessori in corso alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128″.