La Virtus Lanciano si prepara alla nuova stagione dopo l’ottimo campionato dello scorso anno. I rossoneri hanno iniziato la prima parte del ritiro a Lanciano, dove si alleneranno fino al 20 luglio per poi trasferirsi a Roccaraso, fino al 6 agosto.
Tra i 25 convocati, agli ordini del nuovo allenatore Roberto D’Aversa, c’è anche il 19enne portiere vastese Lorenzo Cattafesta, rientrato dal prestito alla Civitanovese in Serie D, dove ha conquistato la salvezza giocando titolare.
Nato e cresciuto nel quartiere dell’Incoronata, ha iniziato nella Virtus Vasto, a 15 anni è passato alla Virtus Lanciano militando negli Allievi Nazionali e Primavera. Per lui anche una panchina in Serie B due stagioni fa con Carmine Gautieri a Empoli.
Come stanno andando questi primi giorni di ritiro e quali sono i tuoi obiettivi nell’immediato?
E’ bello far parte di una realtà così, sono onorato di essere in ritiro con una squadra di serie B e soprattutto con il Lanciano dove sono da anni nel settore giovanile. Questi primi giorni sono molto particolari per me. Quando entri in questa realtà devi far caso a tutti i dettagli, anche i più piccoli, perchè ognuno di questi ti può mettere in buona o in cattiva luce. Non mi sembra vero di essere qui, l’importante ora è lavorare.
Come ti trovi con gli altri portieri della rosa?
Casadei ed Aridità sono portieri che già conoscevo perché mi ci allenavo insieme anche negli anni scorsi e di loro posso solo dire che sono due ottimi portieri e due grandi persone, eccezionali, soprattutto dal punto di vista umano. Ti danno consigli e ti riprendono quando sbagli. Laurentiu Branescu è del ’94 e l’ho conosciuto in ritiro, siamo in stanza insieme, è un ragazzo che ha già un curriculum di un certo livello e che a 20 anni ha già avuto esperienze importanti, è inoltre un grande amico, sempre a disposizione, sia fuori che in campo, sono contento di condividere la stanza con lui.
C’è qualche giocatore che ti ha colpito per le sue qualità?
Branescu è uno di quelli, ma qui sono tutti bravi e forti e non c’è qualcuno che mi ha colpito di più degli altri in modo particolare, tutti lottano e lavorano con grande intensità e passione. Se devo essere sincero però il sinistro di Mammarella è fenomenale.
Dopo l’esperienza di Civitanova come torni a Lanciano e con quali motivazioni?
A Civitanova mi sono trovato benissimo e soprattutto ho avuto la fiducia fin dall’inizio del mister. In una città molto calda ed esigente è stato bello giocare anche se tra le mille difficoltà sia economiche, societarie e tecniche, siamo riusciti a salvarci solo all’ultima giornata, ma per come si erano messe le cose penso che abbiamo fatto un vero miracolo. Ringrazio comunque tutti i tifosi e le persone che hanno sempre creduto in me a Civitanova e soprattutto i mister ed i collaboratori e il gruppo che mi ha fatto crescere tanto sia come persona che come calciatore, anche se c’è ancora da crescere tanto e soprattutto ancora tanto da migliorare.
Conosci la D e un tuo caro amico, Cristian Stivaletta, si appresta ad affrontare questo campionato, cosa vuoi dirgli?
Stiwi (come lo chiamo io) è un grande amico con cui ho giocato tanti anni nella Virtus Vasto. Ho sempre pensato e detto che Cristian meritasse di salire di categoria e che era “sprecato” in quelle categorie visto che per quello che ha fatto vedere ha dimostrato che è un giocatore giovane e con tantissime qualità. Spero che possa andare a farsi una bella esperienza in serie D per far vedere chi è e per dimostrare che la gente che conta su di lui non si è sbagliata, La D è un campionato difficile dove hai tante pressioni e soprattutto dove i punti che fai ogni domenica sono pesantissimi visto che vai sempre a incontrare squadre che hanno giocatori di un certo spessore e soprattutto di categoria superiore che hanno dei trascorsi anche in serie A. E’ un campionato difficile quanto bello con diversi stadi e ambienti di spessore e sono sicuro che se Cristian giocherà come sa fare e si impegnerà e lavorerà ogni allenamento seguendo i consigli dei “vecchi” e del mister potrà diventare un giocatore fortissimo. Spero un giorno di poter rigiocare insieme a lui in un campionato che conta.
Preferiresti, se potessi decidere tu, restare e giocare poco, ma comunque essere in B, oppure andare in prestito altrove per avere più spazio?
Per quanto riguarda il calciomercato posso dire che al momento sono un giocatore del Lanciano ed in quanto tale sono vincolato a loro, non nego che rimanere qui sarebbe un sogno, ma allo stesso tempo so che ho ancora tanto da lavorare e tanta esperienza ancora da acquisire magari facendo un campionato di Lega Pro o di Serie D con un certo obiettivo, ma ripeto l’importante è lavorare e lavorare bene, il resto dipende da me. Il mio procuratore Carlo Della Penna vedrà dove e soprattutto le situazioni che si possono creare, come sicuramente farà con Stivaletta e gli altri suoi assistiti. Mi fido di lui, siamo una famiglia e per questo penso di essere in mani tranquille. Adesso finisco di godermi questa esperienza cercando di lavorare bene e il più possibile.