I sindacati di polizia municipale indicono lo stato di agitazione a Vasto, dove gli agenti mettono nero su bianco la loro “sfiducia morale” nei confronti del sindaco, Luciano Lapenna.
Il comunicato – “Il personale di polizia municipale di Vasto il giorno 11 giugno 2014 si è riunito in assemblea sindacale promossa dal Diccap e dal Csa presso il Comando di polizia municipale per discutere le diverse violazioni normative e contrattuali dell’amministrazione comunale nei confronti del Corpo di polizia municipale, che in particolare ritiene non rischiosa e non disagiata l’attività svolta dalla polizia municipale (e allora perché sarebbero stati armati i poliziotti municipali se il loro lavoro non è rischioso? Oppure, gli operatori su strada non sono disagiati rispetto agli impiegati che lavorano in ufficio?)”, si legge in un comunicato congiunto di Walter Falzani e Fabio Ravasini, segretari territoriali di Diccap e Csa, sindacati autonomi di polizia locale.
“Dopo ampia discussione, all’unanimità il personale, in assenza di risposte da parte dell’amministrazione, anche inerenti spettanze riconosciute (per esempio, il rimborso forfettario per la manutenzione e il lavaggio delle divise, che è una spesa a carico del personale, o l’attivazione delle forme di previdenza ed assistenza previste dall’articolo 208 del codice della strada), ha conferito mandato ai sindacati Diccap e Csa per la proclamazione dello stato di agitazione con la richiesta al prefetto di Chieti di convocare le parti per esperire la procedura prevista di raffreddamento del conflitto.
Inoltre, gli appartenenti al Corpo hanno dichiarato la sfiducia morale nei confronti del sindaco Lapenna, visto il suo atteggiamento di totale chiusura ad ogni tipo di colloquio con il personale della polizia municipale (più volte sollecitato non si è mai presentato al Comando) e la sua volontà di ledere la dignità professionale degli appartenenti al Corpo, confermata anche da dipendenti e amministratori comunali, secondo i quali in più occasioni egli avrebbe rimarcato la propria pervicace volontà di togliere le indennità ai vigili, senza addurre alcuna motivazione per un tale ingiustificato astio.
Tuttavia l’assemblea si è dichiarata disposta a revocare la propria manifestazione di sfiducia morale qualora il sindaco darà segni tangibili di cambiamento di atteggiamento verso la polizia municipale, la quale si compone di persone sempre pronte a riprendere un dialogo sereno e costruttivo”.