Le elezioni regionali sono state una disfatta. Nel centrodestra iniziano i processi alla classe dirigente. Non usa il termine rottamazione, che fa parte del vocabolario renziano, ma Etelwardo Sigismondi, membro vastese della direzione nazionale di Fratelli d’Italia, punta chiaramente il dito contro i vertici abruzzesi della coalizione che ha sostenuto il governo regionale di Gianni Chiodi: “Servono personaggi nuovi e contenuti nuovi”.
Dopo la pesante sconfitta, si è già aperta la stagione dei veleni nel centrodestra, in cui “è arrivato il momento di mettere la parola fine a una determinata stagione”, commenta Sigismondi, che rincara la dose: “Il centrodestra abruzzese è stato gestito negli ultimi 10 anni da persone inadeguate che si devono assumere la responsabilità delle sconfitte subite a livello regionale e nella provincia di Chieti. Non basta puntare il dito contro Chiodi. Loro dove erano quando Chiodi sbagliava? Mi fanno sorridere i commenti post voto che ho sentito da parte di Forza Italia. Noi di Fratelli d’Italia siamo stati gli unici a mettere in discussione prima delle elezioni l’assetto del centrodestra e la candidatura di Chiodi. Ora è arrivato il momento di una nuova classe dirigente e di nuovi contenuti. Il centrodestra non ha appeal sull’elettorato perché, a differenza di Renzi e Grillo, parla un linguaggio lontano dalle esigenze dei cittadini”.
“Elezioni regionali, i conti non tornano: legge Asinellum” – “Alla vigilia delle regionali – afferma Sigismondi – nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla mia elezione. Invece, l’abbiamo sfiorata, portando Fratelli d’Italia al 5% a Vasto, dato ben più alto del 2,9% regionale. E’ un risultato positivo. Ma, riguardo alla proclamazione degli eletti, i conti non tornano. Non è possibile che non sia scattato il seggio a FdI. Io chiamo legge Asinellum la nuova legge elettorale della Regione Abruzzo. Asinellum perché è stata copiata e copiata male. Ha una somiglianza imbarazzante con il sistema elettorale delle Marche: per accorgersene, basta leggere l’articolo 19 della legge 27 del 2004 di quella regione. E’ stata, però, copiata male perché alcuni passaggi di quel sistema elettorale sono stati modificati, creando una serie di problemi. Non sono stati capaci neanche di copiare. Per questo – attacca Sigismondi, sparando a zero sui dirigenti della sua coalizione – i cittadini non hanno avuto tutti i torti a punirli. Inoltre, i conti non tornano, se si confrontano i risultati pubblicati sul sito della Regione Abruzzo con la ripartizione dei seggi. Per questo, alcuni attivisti del nostro partito stanno acquisendo i dati presso la Corte d’appello dell’Aquila. Analizzeremo i verbali e poi decideremo. Al momento, è prematuro parlare di ricorsi al Tar. Anche di queste vicende parleremo nell’incontro di oggi pomeriggio a Roma col leader nazionale di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni“.