Si avvicinano gli esami di maturità, che vedranno impegnati decine di studenti vastesi in quelli che vengono considerati come i primi “veri esami” del percorso scolastico. In questi giorni Matilde Di Vincenzo ha incontrato i maturandi degli istituti superiori vastesi per farsi raccontare come stanno vivendo questo periodo. Dopo le interviste a Fabiana Viroglio ed Elisa Celenza (clicca qui) e a Christoper D’Alessandro (clicca qui), oggi tocca ad Edoardo Ritucci, del liceo classico Pantini-Pudente.
L’esame si sta avvicinando. Come affronterai questo periodo prima della fine del quinto?
Affronterò questo periodo in tranquillità, cercando di studiare senza però troppa tensione.
Ti senti pronto alla maturità con le varie simulazioni fatte durante l’anno? Ti hanno dato maggiore sicurezza?
Le simulazioni sono state d’aiuto ma c’è lo stesso un po’ di paura per quello che ci ritroveremo davanti.
Sei contento della materia scelta per la seconda prova?
Per niente, avrei molto di più preferito latino, perché è molto più semplice rispetto a greco ed è più simile all’italiano, anche se dipende da autore ad autore.
Il temerario “quizzone”. Cosa ti aspetti da questa prova e come vi ci siete preparati?
Abbiamo fatto tre simulazioni durante l’anno, che ci sono state molto d’aiuto, perché ci hanno permesso di inquadrare meglio quali sono le materie che ci possono capitare. La maggiore difficoltà sta nella capacità di sintesi, devi essere in grado di esporre in poche righe argomenti affrontati durante tutto l’anno e di diverse materie.
Tra la fine della scuola e l’inizio degli esami ci sono 10-15 giorni. Come pensi di organizzarti con lo studio?
Penso che mi toccherà restare a casa e sacrificare il mare, ma alla fine cercherò di studiare prevalentemente la mattina, perché rendo molto meglio, e di svagarmi il pomeriggio con i miei amici.
Pensi che lo studio di gruppo sia migliore di quello individuale in preparazione alla maturità?
Dipende da quello che si deve studiare. Ad esempio per quanto riguarda matematica è importante lo studio di gruppo, perché ti aiuta a capire meglio gli esercizi, però per materie mnemoniche è decisamente migliore quello individuale, perché in gruppo si trova sempre un modo per distrarsi.
Un ostacolo da superare è la prova orale. Per quale argomento hai optato e cosa ti ha portato a sceglierlo?
Non ancora ho scelto il tema centrale della mia tesina, soprattutto perché sono stato occupato a prepararmi per il test di aprile di medicina, e in particolare nel periodo pre–esame ho dovuto dare maggiore importanza allo studio fuori dalla scuola, quindi qualcosa si è perso sia di programma che di studio. Non posso definirla una scelta sbagliata, ma avrei preferito pensarci dopo piuttosto che durante l’anno e concentrarmi di più sulla mia preparazione alla maturità.
La notte prima dell’esame di maturità può essere una “notte di lacrime e preghiere” come cantava Antonello Venditti, ma ogni studente la vive diversamente, tu?
Sicuramente non resto a casa! Penso di rilassarmi insieme agli altri.
Cosa hai intenzione di fare dopo la maturità?
Dopo la maturità un viaggio ci sta tutto! Penso di andare all’estero con i miei amici in un posto dove ci si diverta solo, poiché dopo un anno di sacrifici e di fatiche ce lo meritiamo. Dopo il viaggio vorrei iscrivermi all’università, ma visto che il ministro dell’istruzione ha proposto di togliere i test di medicina a partire dall’anno prossimo, non avendolo passato, dovrei trovare qualcosa per passare l’anno, che potrebbe essere un’esperienza all’estero oppure trovare una facoltà di ripiego per poi andare a medicina.
Matilde Di Vincenzo