“Ho potuto constatare in prima persona come una campagna denigratoria sia stata messa in piedi da alcuni rappresentanti politici locali, situazione che mi ha creato forti imbarazzi, essendo io persona che ha fortemente sostenuto Vasto, il Partito democratico, espressione del segretario nazionale Matteo Renzi, e Domenico Molino, portatore sano della voglia degli elettori di centrosinistra di cambiare verso“.
E’ Annamargareth Ciccotosto, componente renziana della segreteria del Pd di Vasto, a puntare il dito contro chi “ha remato contro”. Non usa la parola “traditori”, ma poco ci manca. La netta vittoria del centrosinistra alle elezioni regionali abruzzesi non smorza le polemiche per la mancata elezione del candidato vastese al Consiglio regionale.
Ieri lo sfogo di Molino (clicca qui) e la risposta di Bucciarelli (clicca qui).
“Campagna denigratoria” – “Non sono per nulla d’accordo – afferma Ciccotosto – su ciò che ha espresso Angelo Bucciarelli. Anch’io sono membro della stessa segreteria e ho seguito con molta trasparenza la linea che il mio partito ha deciso di intraprendere, candidando all’unanimità Domenico Molino, affidando a lui quattro punti programmatici per il nostro territorio, che hanno caratterizzato la sua campagna elettorale. Altresì, nonostante la mia giovane militanza politica, ho potuto constatare in prima persona come una campagna denigratoria sia stata messa in piedi da alcuni rappresentanti politici locali, situazione che mi ha creato forti imbarazzi, essendo io persona che ha fortemente sostenuto Vasto, il Partito democratico, espressione del segretario nazionale Matteo Renzi, e Domenico Molino, portatore sano della voglia degli elettori di centrosinistra di cambiare verso. Pensavo di essere stata la sola a ricevere tali confidenze, ma leggendo quanto anche espresso chiaramente dalle righe di Zonalocale, evidentemente non si agiva in clima di Carboneria”.
“Parlate di Renzi, ma avete sostenuto Cuperlo e Genovese” – “E’ immediato vedere come Domenico Molino sia stato il più votato tra i vastesi. Bucciarelli, che a differenza di Molino è stato poco lungimirante, oggi parla di Renzi dopo aver sostenuto Cuperlo e chi vota in Parlamento contro la linea del Pd e di Renzi sull’arresto di Genovese. Che il più votato dei candidati di Vasto sia stato Domenico Molino è verità. Rispetto al 2008, il Pd ha registrato un incremento del 50% circa nelle preferenze, merito di una politica incarnata a Vasto da Molino che crede in un profondo rinnovamento. L’evidenza è sotto gli occhi di tutti. Ritengo fuori luogo l’intervento del mio amico di segreteria: l’unico dato certo è che noi quadri del Pd locale non siamo stati in grado di intercettare consensi per il nostro candidato, anzi a dire il vero c’è chi ha remato contro. Il risultato: il Pd del Vastese è senza rappresentanza in Consiglio regionale”.