I lavoratori abbiano una rappresentanza diretta in Consiglio regionale. Votare i lavoratori e consentire loro di rappresentare all’interno delle istituzioni le istanze dei disoccupati, dei precari, dei cassintegrati, dei dipendenti che vedono anno dopo anno restringersi sempre di più i propri diritti.
E’ con questo invito che Rifondazione comunista lancia a Vasto la sua campagna elettorale in vista del doppio appuntamento elettorale con le europee e le regionali del 25 maggio.
All’incontro pubblico nella Sala Vittoria Colonna di Palazzo D’Avalos interviene anche il segretario nazionale del partito, Paolo Ferrero. Alle regionali il Prc si presenta da solo, fuori dalla coalizione di centrosinistra (ribattezzato da Rifondazione “centro-sinistro”) e con un proprio aspirante presidente: Maurizio Acerbo.
La candidata vastese alla carica di consigliere regionale è Graziella Marino, un’operaia che sta vivendo sulla sua pelle la travagliata vertenza della ex Golden Lady: l’azienda che produce calze e biancheria intima ha trasferito la produzione da Gissi alla Serbia e la riconversione della fabbrica di Gissi è fallita. Da troppo tempo i lavoratori attendono una soluzione che garantisca loro un futuro. “Siamo stanchi, delusi, depressi, non abbiamo più la forza di reagire. Il territorio è stato privato di migliaia di posti di lavoro”, dice Graziella Marino, che garantisce il suo impegno per “un posto di lavoro per tutti gli operai che l’hanno perso”.
“Invito a votarla per dare un segnale alla politica politicante. L’unica soluzione è una rappresentanza diretta dei lavoratori in Consiglio regionale”, afferma Carmine Tomeo, responsabile regionale del settore lavoro di Rifondazione comunista.
Secondo Enrico Raimondi, avvocato di Chieti, anche lui candidato consigliere, è “un assioma sbagliato affermare che ridurre i diritti dei lavoratori aumenta l’occupabilità. Dal 2003, anno in cui è entrata in vigore la legge Biagi, i dati dicono il contrario”. In Abruzzo “è assente un’idea di sviluppo e non lo si può certo perseguire tramite i centri commerciali, con stipendi da 600 euro”. Poi una frecciata al centrosinistra: “Nelle liste di D’Alfonso, ci sono 54 candidati provenienti dal centrodestra”.
Rincara la dose Eleonora Forenza, candidata alle europee: “Nel Sud Europa, la disoccupazione giovanile è al 42% e questo dato cresce quando si parla delle donne. L’aumento della precarietà in Italia è superiore agli altri Paesi. Non c’è nessuna relazione tra precarietà e aumento dei posti di lavoro”.
“Vorrei che il percorso di Graziella fosse il percorso di tutti”, afferma Ferrero. “Oggi tutti dicono: ‘Votate per me, che cambio le cose’. Da questo punto di vista, Renzi e Berlusconi sono uguali. Anche Grillo dice la stessa cosa. Per uscire da questa situazione, non c’è nessun uomo della provvidenza. O si fa il percorso di Graziella, o non se ne viene fuori”, afferma l’ex ministro. “Qui, come in altre aree d’Italia, si chiudono le fabbriche per trasferirle in Serbia, in Polonia, in Romania. Ma i prezzi delle merci restano uguali. Se in Italia i lavoratori sono disoccupati e in Serbia guadagnano 300 euro, non si capisce chi deve comprarle le auto, che costano uguale. Bisogna sconfiggere le politiche di austerità. In Europa il mercato è unico, ma gli stipendi e le tasse sono diversi”.