Tutti confermati. Gli stessi assessori, le medesime deleghe che avevano avuto fino al 29 marzo, giorno dell’azzeramento della Giunta.
Luciano Lapenna ha fatto di testa sua. Ha deciso di rimettere al loro posto tutti e sette i componenti della squadra di governo della città, che aveva revocato aprendo la crisi politica in netto contrasto col suo partito, il Pd. O con parte di esso: l’area critica, che fa capo al segretario cittadino, Antonio Del Casale, all’onorevole Maria Amato e al dirigente locale Angelo Bucciarelli.
L’ottava Giunta – E’ il Lapenna octies, l’ottava Giunta in otto anni. Tornano in carica Vincenzo Sputore (vice sindaco e assessore a Turismo, Cultura, Commercio ed Ecologia), Lina Marchesani (Commercio, Mercati, Agricoltura, Personale), Nicola Tiberio (Lavori pubblici, Patrimonio, Politiche energetiche e Demanio), Marco Marra (Servizi e manutenzioni, Aree protette, Mobilità), Anna Suriani (Politiche e servizi sociali, Politiche dell’immigrazione), Mario Olivieri (Scuole, Servizi per l’infanzia, Servizi demografici, Urp, Sistema informatico comunale), Luigi Masciulli (Pianificazione del territorio, Urbanistica, Edilizia).
Lapenna motiva la sua scelta con l’urgenza di approvare il bilancio consuntivo, che deve ottenere il via libera dalla Giunta entro il 30 aprile e poi essere definitivamente approvato dal Consiglio comunale. In caso contrario, tutti a casa e si torna al voto.
Giunta subito convocata – Non appena firmati decreti di nomina degli assessori, Lapenna ha immediatamente convocato, per oggi pomeriggio alle 18, la riunione della Giunta.
C’è ancora una maggioranza? – Nel giro di qualche settimana, arriverà la prova dell’aula. Rinominando gli stessi assessori che aveva revocato 25 giorni fa, il primo cittadino ha lanciato un guanto di sfida all’area critica del Pd, che in Consiglio comunale può contare su Maria Amato, Antonio Del Casale e Francesco Menna, cui va aggiunto Domenico Molino: due giorni fa il rottamatore si è schierato apertamente, sollecitando il sindaco a cambiare gli assessori.
Se tutti e quattro votassero contro il bilancio consuntivo, i loro voti, sommati ai dieci dei consiglieri d’opposizione, sarebbero determinanti per la mancata approvazione dell’indispensabile documento contabile, provocando la caduta del sindaco e le elezioni anticipate.
I dissidenti si assumeranno questa responsabilità?
Nell’ultimo capoverso del suo comunicato ufficiale, Lapenna tende loro la mano, sostenendo di essere disposto, dopo l’approvazione del consuntivo, a discutere un eventuale rinnovamento della Giunta. Basterà a evitare il tracollo?
Il comunicato ufficiale – In una nota ufficiale il primo cittadino “comunica che il chiarimento politico dallo stesso richiesto a seguito dei ripetuti attacchi indirizzati alla sua persona e alla sua attività amministrativa da una parte della maggioranza di governo ha sortito esiti positivi.
Pertanto, l’unanimità dei partiti di maggioranza, ha confermato la piena fiducia nell’operato e nel lavoro del sindaco, con l’impegno di tutti a proseguire nell’attività amministrativa per completare il programma di governo così come approvato dagli elettori vastesi.
Il sindaco, durante i vari incontri delle scorse settimane, ha tuttavia preso atto che da parte di due forze politiche di maggioranza”, Pd e Giustizia sociale, “viene chiesto un rinnovamento nella compagine di Giunta per favorire il ricambio degli assessori. Poiché la discussione all’interno dei partiti di maggioranza in merito al rinnovamento degli assessori ha bisogno di ulteriori approfondimenti e che la Giunta è obbligata a deliberare su argomenti non più rinviabili, altrimenti si assisterebbe allo scioglimento ex lege del Consiglio comunale, è stata ravvisata l’opportunità di riconfermare la Giunta uscente nella sua totalità nei nomi e nelle deleghe”.
Lapenna lascia aperto ancora uno spiraglio di dialogo: “Il sindaco, tuttavia, con le forze politiche di maggioranza e con i gruppi approfondirà nelle prossime settimane la questione emersa e portata alla sua attenzione, circa un rinnovamento nella compagine di Giunta per favorire il ricambio degli assessori, al fine di trovare adeguata risoluzione alle nuove richieste avanzate”.
Desiati: “Crisi endemica” – Dall’opposizione, Massimo Desiati, Andrea Bischia e Valerio Ruggieri commentano: “L’unico modo per risolvere una crisi endemica ed irrisolvibile è far finta che non sia accaduto nulla. Che il sindaco sia stato costretto ad una clamorosa marcia indietro è, infatti, ben chiaro, così come è altrettanto ben chiaro che la segreteria del suo partito di appartenenza non l’ha spuntata. Hanno perso tutti. “Secondo PpV, “passate le elezioni regionali ed anche l’estate, il Comune di Vasto si ritroverà, punto ed a capo, con una nuova crisi, la crisi di sempre”.