I tempi stringono. Entro il 30 aprile la Giunta comunale deve approvare il bilancio consuntivo. E, a norma di Statuto comunale, Luciano Lapenna non può presentarsi al prossimo Consiglio comunale senza la sua nuova Giunta. Il sindaco di Vasto deve nominare in fretta gli assessori.
Vasto è uno dei 400 Comuni italiani a dover approvare il bilancio sperimentale, che prevede, salvo proroghe al momento inesistenti, la scadenza del 30 aprile per il via libera della Giunta all’importante documento contabile.
Lapenna non può andare in Consiglio senza avere una Giunta. Lo impone l’articolo 73 dello Statuto comunale che, al comma 1, recita: “L’atto con cui il sindaco revoca uno o più assessori deve essere motivato”; il problema sorge al comma 2: “Tale atto deve essere comunicato al Consiglio comunale nella prima seduta successiva, unitamente al nominativo del nuovo o dei nuovi assessori”.
L’opposizione attacca – “La macchina amministrativa di Lapenna è finita fuori strada da due settimane, ma il sindaco non sembra avere la capacità per rimetterla in carreggiata. Ha azzerato la Giunta con un colpo di testa, prendendo di mira un innocuo convegno, ha minacciato il ritorno al voto agitando una pistoletta scarica, ma ha scoperto, dopo anni, che il Pd mostra finalmente le caratteristiche di un partito in grado di dire, con i suoi massimi esponenti, che cosa bisogna fare per invertire la rotta”. Dall’opposizione, Davide D’Alessandro attacca.
“Tra un Pd che vuole cambiare e una sinistra che vuole conservare, c’è un sindaco che non salda più la sua figura con quella del partito, che non annulla più il partito nell’amministrazione”.
Secondo D’Alessandro, “il tempo di Lapenna è scaduto e poco importa. Ciò che importa è che sta scadendo Vasto. Lasciarla morire così è una grande responsabilità che investe il sindaco e coloro che lo sostengono. Lapenna ridia, anzi dia immediatamente un’amministrazione a questa città, come gli è stato chiesto nel 2011. Se non ce la fa, alzi le mani e liberi il campo.
Tutto uguale? – Non ci sono novità sostanziali. Le posizioni dei partiti rimangono invariate: Psi, Sel e Rifondazione comunista vogliono confermare i loro assessori. Il segretario del Pd, Antonio Del Casale, invece, in una lettera aperta al sindaco, si mostra possibilista sull’eventualità di cambiare gli assessori, interpretando la volontà dell’area critica del Partito democratico, che vorrebbe un rinnovamento totale di tutta la squadra di governo della città. Ma, in assenza di un accordo di coalizione, Lapenna potrebbe rinominare gli stessi assessori e superare indenne lo scoglio del bilancio. Cosa che non lo metterebbe al riparo da altre bordate provenienti dal suo partito, da un’estate di veleni, al termine della quale si rischia di aprire un’altra crisi che, in quel caso, segnerebbe quasi sicuramente la fine dell’esperienza amministrativa del centrosinistra vastese.