A due mesi dal voto, cominciano a riempirsi le prime caselle nelle liste elettorali. Le elezioni del 25 maggio non sono poi così lontane. A otto settimane dall’apertura delle urne, molte candidature sono in alto mare, altre invece sono state appena definite.
Ad esempio, quella di Domenico Molino, preannunciata da mesi e ora ufficiale. La conferma viene da un comunicato del Pd: “Il Direttivo del Partito democratico riunito ieri pomeriggio ha, nella sua interezza, dato il via alla candidatura di Domenico Molino, presentata al partito provinciale. Il Pd di Vasto ha inoltre ritenuto di dare un mandato politico al candidato Molino, per lo sviluppo economico e sociale del territorio del Vastese e di Vasto, quattro azioni infrastrutturali da porre in essere come interventi prioritari nella prossima consiliatura regionale: arretramento della statale 16, nuove politiche sanitarie che ridiano, ad un intero territorio, i servizi sanitari che il centrodestra ha espropriato ai cittadini, non ultima la realizzazione del nuovo ospedale, la definitiva partenza delle aree di risulta della vecchia ferrovia e la immediata cantierabilità del nuovo bacino portuale di Punta Penna”.
Poi il tentativo di sgomberare dubbi circa il sostegno unanime da tutto il circolo di piazza del Popolo: “Il Pd di Vasto sarà da oggi impegnato a sostenere la candidatura di Molino alle prossime elezioni regionali, invitando i cittadini di Vasto ad accordare la loro fiducia nella certezza di aver messo a disposizione una grande risorsa per il Pd di Vasto”.
Ma i militanti descrivono un clima diverso. Al di là delle prese di posizione ufficiali, il voto dei democratici vastesi si preannuncia frazionato: una parte del gruppo dirigente è pronta a votare e far votare il segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci, anche lui candidato al Consiglio regionale; altri sosterranno Camillo D’Alessandro, capogruppo del Pd a Palazzo dell’Emiciclo.
E resta da vedere quanto potrà incidere l’ex sindaco di San Salvo, Gabriele Marchese, che sarebbe pronto anche ad aprire anche un comitato elettorale a Vasto. Per ora, è prudente: “Una mia candidatura? E’ possibile. All’assemblea di San Salvo democratica”, la lista civica di cui è stato fondatore, “hanno partecipato 150 persone. Abbiamo deciso che prenderemo parte alle prossime elezioni”. Marchese potrebbe essere inserito in una lista civica in appoggio a Luciano D’Alfonso.
Ma nel Pd non è esclusa una clamorosa defezione. Angelo Pollutri, sindaco di Cupello in scadenza di mandato, potrebbe transitare nel Partito socialista. Sotto il simbolo della rosa, scenderebbe in campo nella competizione per il Consiglio regionale.
“Al momento, non c’è niente di fondato. E’ tutto in alto mare, vedremo cosa succederà”, si limita a dire Pollutri. In questa fase le parole pesano come macigni. Anche perché in ballo per il Psi c’è anche l’ipotesi Luigi Masciulli, assessore all’urbanistica del Comune di Vasto.
Intanto, per Sel è la vigilia delle decisioni. “Sabato – spiega Alessandro Cianci, vastese, coordinatore provinciale del partito di Vendola – ci sarà la riunione del circolo cittadino, che formulerà la sua proposta di candidatura nel segno del rinnovamento. Uno dei nomi dei papabili sarà il mio, ma la discussione sarà libera”.
Come annunciato dal segretario regionale Marco Fars e dal capogruppo in Consiglio regionale Maurizio Acerbo, Rifondazione comunista non sosterrà D’Alfonso: “Siamo fuori dalla coalizione di centrosinistra – conferma Paola Cianci, consigliere comunale a Vasto – e, in questo momento, siamo in una fase di riflessione. Non c’è ancora una decisione in merito alle candidature”.