Minacce aggravate continuate, lesioni personali e danneggiamento. Sono le accuse di cui dovrà rispondere G.A., 38 anni, finito agli arresti domiciliari per stalking nei confronti della ex moglie e per aver aggredito un uomo.
La polizia ha eseguito nei suoi confronti un ordine di custodia cautelare emesso dalla magistratura vastese: “Il provvedimento – spiega il vice questore Cesare Ciammaichella, dirigente del Commissariato di via Bachelet – è stato emesso in seguito a reiterate condotte violente e persecutorie che si sono protratte nel tempo nei confronti dell’ex moglie.
La coppia si era separata a causa del comportamento violento di lui che, per ogni futile motivo, finiva per picchiare la donna. La situazione non era cambiata neanche dopo la nascita dei loro due figli.
L’uomo aveva continuato con i maltrattamenti, molte volte avvenuti anche in presenza dei figli, che la donna aveva taciuto per paura di ritorsioni. Era infatti capitato che in alcuni episodi, per le ferite riportate, si erano rese necessarie le cure ospedaliere alle quali però lei non aveva fatto ricorso perché minacciata di morte dal marito. La situazione era diventata talmente insostenibile che alla fine la donna aveva deciso di separarsi convinta di chiudere questa dolorosa parentesi della sua vita. Dallo scorso ottobre infatti i due erano legalmente separati, ma questo non aveva risolto i problemi”.
Ma la situazione non era cambiata. “Le aggressioni denunciate dalla vittima sono state ampiamente documentate e riscontrate dalla polizia intervenuta in varie occasioni”, racconta Ciammaichella.
L’uomo “faceva in modo di incontrarla per poi insultarla pesantemente, la tormentava con “visite a sorpresa”, pedinamenti, telefonate minacciose e perfino scritte ingiuriose sui muri della scuola frequentata dai loro figli e sui cartelli stradali in prossimità dell’abitazione di lei”. A seguito di questi episodi, “il questore di Chieti, Filippo Barboso, aveva emesso un provvedimento di ammonimento affinchè l’uomo adottasse una condotta conforme alla legge, astenendosi dal reiterare qualunque comportamento persecutorio nei confronti dell’ex coniuge. L’ultimo episodio si era verificato il mese scorso quando la donna dopo una serata passata in compagnia di un amico di famiglia, aveva ritrovato la propria autovettura con le gomme bucate e danneggiata da scritte ingiuriose incise probabilmente con un oggetto metallico. L’amico, nel frattempo, mentre transitava con la sua autovettura veniva bloccato da una macchina che proveniva a fari spenti nel senso opposto alla sua direzione. Dalla vettura erano scesi due giovani, uno era l’ex marito della vittima. Avevano costretto il malcapitato a fermarsi e l’avevano colpito con calci e pugni e poi si erano dileguati. Per le ferite e le contusioni riportate ha avuto una prognosi di 5 giorni, salvo complicazioni ulteriori”.
Le indagini della squadra anticrimine consentivano di ricostruire la vicenda. “A supporto di quanto riscontrato, la squadra anticrimine aveva individuato un apparato privato di videosorveglianza che aveva immortalato le fasi dell’aggressione all’amico della donna. G.A. dovrà rispondere dei reati di minacce aggravate continuate, lesioni personali e danneggiamento”. Si trova attualmente ai domiciliari.
“Il giovane che ha partecipato all’aggressione, identificato per T.G. di anni 24 avrà l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e l’obbligo di non allontanarsi dal luogo di dimora senza autorizzazione”.
“Questo Ufficio – si legge in conclusione nel comunicato della Polizia – vuole precisare che è stata omessa qualsiasi indicazione che consenta, anche solo indirettamente, di risalire alla vittima e ai minori. Si invitano pertanto gli organi di stampa e chiunque altro ad attenersi a tali limiti, così come previsto dalla Legge”. Per questo motivo la Polizia ha fornito solo iniziali ed età dei due uomini.