E’ definivo il via libera al raddoppio del porto di Vasto. A distanza di 7 anni dall’avvio del complesso iter di legge, nella seduta di oggi il Consiglio regionale ha approvato il Piano regolatore portuale di Punta Penna, che prevede la costruzione di un secondo bacino in continuità con quello esistente per ampliare moli e banchine e separare le attività: da un lato le navi mercantili col loro carico e scarico di merci, dall’altro pescherecci e approdo turistico. Nelle procedure, un ruolo di primo piano hanno avuto l’Ufficio circondariale marittimo di Punta Penna e la Capitaneria di porto di Ortona.
Perché il progetto della società Modimar di Roma diventi realtà, servirà una cifra non inferiore ai 145 milioni di euro previsti nel Prp redatto 7 anni fa.
“Il Piano regolatore portuale, approvato dal Consiglio comunale di Vasto nel 2007, è stato da sempre uno degli obiettivi della mia amministrazione”, commenta il sindaco, Luciano Lapenna. “Dopo un lungo iter, in cui lo scoglio più grande è stato certamente il parere del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, oggi cogliamo un risultato straordinario per lo sviluppo e il rilancio dell’economia di un intero territorio. Il bacino portuale di Vasto è l’unico dell’intera Regione Abruzzo a essere dotato di uno strumento di sviluppo così importante, ciò renderà possibile scambi commerciali con l’Est Europa, salvaguardando, grazie all’apporto del Comune, l’approdo della diportistica nautica e dei pescherecci”.
Ma i soldi sono tutti da reperire. “Adesso – dice Lapenna – si apre una nuova pagina e diventa necessario intercettare i grandi finanziamenti europei e nazionali per poter realizzare le infrastrutture, come ad esempio la ferrovia, in grado di trasportare le merci fin dentro il porto e impedire il trasporto su gomma, evitando così il conseguente inquinamento ambientale, obiettivo al quale bisogna lavorare sin da subito e per il quale metterò massimo impegno”.