Botta e risposta tra il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, e Arnaldo Tascione, presidente del Coniv, la società che per conto del Consorzio industriale del Vastese gestisce i depuratori di Vasto, San Salvo e Montenero di Bisaccia. Il Comune ha presentato ricorso al Tar contro la legge regionale che sopprime i Consorzi industriali, tra cui quello di Vasto, e il Coniv si è costituito in giudizio a difesa della scelta del governo regionale.
La polemica di Lapenna – “Desta sconcerto la decisione del CONIV SPA, presieduto dall’Avv. Arnaldo Tascione, di costituirsi in giudizio a fianco della Regione Abruzzo nel contenzioso promosso dal Comune di Vasto contro la chiusura del Consorzio Industriale di Vasto, a ridosso della decisione del TAR de L’Aquila sulla sospensiva della procedura.
Il Comune di Vasto ha promosso tale ricorso anche per la tutela delle potestà decisorie del territorio e per evitare che il patrimonio e la liquidità del COASIV di Vasto andassero a compensare le cattive gestioni di altri Consorzi abruzzesi piuttosto che accrescere le dotazioni e i servizi per le imprese del nostro comprensorio.
Il CONIV, invece di difendere le ragioni del territorio si schiera con la Regione senza alcuna opposizione della parte pubblica del C.D.A. dell’Ente.
Nessuna motivazione viene data per giustificare il ricorso dell’Avv. Tascione che è contro solo il Comune di Vasto che ha invece cercato di tutelare gli interessi del territorio e dei dipendenti del Consorzio Industriale ed anche della Spa CONIV.
L’Avv. Tascione non ha tutelato Vasto, ma si è allineato alla volontà della Regione Abruzzo, che è contro Vasto ed il vastese anche in questa occasione.
Il Comune continua e continuerà a difendere le ragioni del territorio e del pubblico interesse e prende atto con rammarico del nuovo scenario che non vede estranei importanti rappresentanti locali della Regione.
La replica di Tascione – “Ho letto con sconcerto, insieme ai componenti del Consiglio di Amministrazione della società CONIV Spa, la notizia diffusa sui mass media e sul Vostro blog, in relazione al problema della riforma dei consorzi industriali, con cui vengo strumentalmente accusato “di non aver tutelato Vasto” ma, addirittura, di non essermi schierato, in linea con il Comune, contro la Regione la quale avrebbe il torto di aver varato il disciplinare per il riordino dei Consorzi Industriali nell’intero territorio abruzzese, così come, tra l’altro, stanno facendo quasi tutte le regioni d’Italia amministrate sia da giunte di centro-sinistra che di centro-destra.
La sterile polemica che si è cercato di innescare sulla mia persona, per un atto deliberato all’unanimità da tutti gli organi amministrativi dell’ente che rappresento – sulla base di un principio pluralistico -, è assolutamente fuori luogo.
È cosa nota come spetti alla politica fare le scelte che incidono sul territorio e decidere se assecondare gli interessi più generali, ovvero, quelli più propriamente locali ed il sottoscritto non ha né ruolo, né tantomeno rappresentanza politica, bensì unicamente funzione di tipo tecnico. (…Pretendere da me la soluzione di tale problema… sarebbe come demandare al sindaco di Vasto di decidere se far cadere o meno il Governo, riconoscendogli evidentemente poteri che non ha).
La società Coniv Spa (partecipata a maggioranza dal socio pubblico COASIV, che si è schierato anch’esso in posizione di contiguità rispetto alla Regione – essendone diretta espressione -) che rappresento e della cui volontà assembleare sono esecutore insieme all’amministratore delegato, ha scelto di condividere le ragioni dell’ente regionale per coerenza e per appartenenza, avendo su questa strada la responsabilità di tutelare anche la continuità del lavoro dei suoi dipendenti e di quanti, su questo territorio, con essa operano, atteso che, il disciplinare Regionale, al contrario di ciò che si vuole sostenere, lascia aperta tale possibilità per il comprensorio Vastese (e, corre l’obbligo di rimarcarlo, solo per esso).
Riteniamo fermamente, pertanto, di essere dalla parte di coloro che, proteggendo le ragioni di Coniv tutelano l’impiego e la produttività di beni e di servizi riferibili al nostro territorio, ma anche un’ azienda sana, unanimemente riconosciuta come efficiente e ben consolidata, tra le poche capace ancora di produrre reddito e ricchezza in questa nostra terra, grazie soprattutto alla professionalità dei suoi dipendenti e soci.
Mi spiace che il Sindaco Lapenna , con cui ho sempre intrattenuto in qualità di rappresentante Coniv ed insieme alla società, proficua e leale collaborazione (i costanti notevoli problemi dell’emergenza idrica, ovvero i problemi dell’emergenza dei liquami in Vasto marina in piena stagione balneare) pretenda ora, da me in particolare, in modo un po’demagogico la soluzione a problemi della cui legittimità si stà occupando la magistratura ( che come noto deciderà secondo legge e non in base al numero dei ricorrenti ovvero dei resistenti.).
Egli peraltro sa che ho ereditato la rappresentanza di Coniv qualche anno or sono, da una amministrazione di esponente di centro sinistra. Appena entrato, la società era rimasta coinvolta nell’arresto di un suo direttore tecnico per fatti pregressi alla mia gestione e sui quali la magistratura dovrà ancora pronunciarsi.
Da allora abbiamo lavorato e tutt’ora lavoriamo con gli impianti ancora sottoposti a giudiziale sequestro essendo stato nominato io stesso, dal Procuratore della Repubblica, quale custode ed a cui devo relazionare. Da allora abbiamo cercato di instaurare, con grande sforzo, rapporti nuovi, in larga parte con enti pubblici attraverso la dismissione dei vecchi contratti e la stipula di nuovi, con soggetti assolutamente trasparenti, capaci di mettere al riparo l’ente da incidenti di carattere giudiziario a tutto vantaggio della produttività dell’ente e del territorio. Da tempo abbiamo composto con il Coasiv un piano di rientro mensile per le esposizioni nei suoi confronti ( dovute al fatto che altri enti come la Sasi, il Civeta ecc. non riescono a pagarci le forniture)a cui abbiamo dato regolare seguito. Tutto ciò abbiamo fatto con altrettanto costante impegno al fine di tenere tutti i conti in ordine. Ogni nostra azione non ha mai avuto altro scopo che quello di proteggere e rendere duraturo, anche per il futuro, il lavoro degli operai e dei dipendenti di Coniv.
Non ci aspettiamo alcun riconoscimento. Ci sembra però eccessivo, almeno da lei signor sindaco, sentir dire che non teniamo al territorio”.