Uno dei sogni di Giada Della Penna, 20enne vastese disegnatrice manga, si è già realizzato. Per 3 settimane è stata in Giappone, a Tokyo, per un corso di specializzazione nella Yoyogi Animation Gakuin, una delle migliori scuole per i fumettisti. Lei, in Italia, frequenta l’Accademia Europea di Manga, dedicata allo studio della tecnica fumettistica giapponese, riconosciuta ufficialmente dall’Accademia Yoyogi Animation di Tokyo e dal Tokyo Designer College, nella sede di Lajàtico, in Toscana e sta per tornare sui banchi da disegno per il terzo anno di corsi. Per i profani della materia i manga “si distinguono dai fumetti tradizionali perchè sono realizzati con meno tratti nel disegno”.
“La passione è nata grazie a mio fratello Paolo – racconta Giada -. Lui guardava sempre i cartoni animati di Dragon Ball e a me piacevano quei disegni. Così, quando andavo ancora alle medie, ho iniziato a disegnare ispirandomi ai cartoni”. E così ha iniziato a riempire fogli su fogli con i disegni dei personaggi dei cartoni animati o inventandone di nuovi. “Alle superiori, frequentando il commerciale ad indirizzo turistico, non c’era spazio dedicato al disegno. Ma io compensavo utilizzando quaderni, libri, diari. I miei e quelli delle mie amiche”.
La passione per i manga l’ha portata verso la scuola di Firenze che le ha dato l’opportunità di viaggiare verso la patria dei fumetti. “Abbiamo frequentato i corsi con 3 insegnanti per approfondire la tecnica di disegno e quella di sceneggiatura, la parte sicuramente più difficile quando si crea un fumetto”. L’esperienza a Tokyo è stata davvero incredibile per una ragazza che guarda al Sol Levante come un riferimento. “Non so se ci andrei a vivere per sempre, però mi piacerebbe davvero tanto poter fare un’esperienza lavorativa lì. Le differenze con l’Italia sono davvero tante, sembra siano due mondi paralleli.I giapponesi sono molto cordiali e silenziosi. Quando cammini per strada non senti tutto il vociare che può esserci in una città italiana”.
Le tre settimane di corso con l’accademia sono state un’esperienza formativa da cui ripartire per i nuovi corsi. “Ho imparato molte cose nuove, anche perchè ogni insegnante ha una sua tecnica particolare. La mattina eravamo a scuola e poi il pomeriggio visitavamo la città. Mi hanno colpito le differenze tra i luoghi frenetici e quelli più calmi, come i templi e i tanti parchi. E poi ho visto davvero tante biciclette. I giapponesi si spostano più sulle due ruote o in metro che in auto”.
Prima di salutarla abbiamo chiesto a Giada Della Penna di poterla ammirare e riprendere mentre è al “lavoro”. E così, armata di foglio e matita, ha fatto nascere in pochi minuti un personaggio. “Ma il disegno non è finito – ci tiene a precisare – perchè dovrei completarlo con l’inchiostro a china”. Vorrà dire che presto torneremo ad incontrarla per ammirare i suoi disegni.
Foto – Giada Della Penna a Tokyo
Giada Della Penna a Tokyo