La Procura di Vasto ha conferito l’incarico per l’esecuzione dell’esame autoptico sul cadavere trasportato dal fiume Sinello.
L’attesa – “Al momento, non è possibile stabilire neanche se si tratti di un uomo o di una donna”, dice il maggiore Giancarlo Vitiello, comandante dei carabinieri di Vasto. Sono legate all’autopsia e agli esami radiografici le speranze di dare un nome al cadavere in avanzato stato di decomposizione ritrovato sul greto del fiume Sinello, in località Zimarino, a Nord di Vasto.
Per raggiungere l’obiettivo, i medici legali della Asl provinciale dovranno eseguire una lunga serie di accertamenti. La radiografia al bacino sarà fondamentale per determinare il sesso, al resto del corpo verranno effettuati analoghi accertamenti per capire se esistono lesioni d’arma da fuoco, mentre i militari del reparto scientifico analizzano tutti gli elementi trovati attorno al cadavere: cintura e altri frammenti la cui natura è ancora da determinare. Le indagini, coordinate dal pm Enrica Medori, si avviano verso la fase più importante.
La data dell’esame autoptico non è stata ancora fissata. Oggi la Procura potrebbe conferire il mandato all’anatomopatologo.
Foto – Ritrovamento cadavere fiume Sinello
Ritrovamento cadavere fiume Sinello