A ottobre i venti di crisi torneranno a spirare sulla Pilkington di San Salvo. Dopo un settembre di produzione in ripresa per via dello spostamento di alcune importanti lavorazioni dalla Polonia allo stabilimento abruzzese, ora è proprio la concorrenza polacca a nuocere alla fabbrica di Piana Sant’Angelo.
Oltre 6 milioni di parabrezza destinati ai nuovi modelli Fiat Punto, Opel Astra e Ford Fiesta verranno realizzati non a San Salvo, ma nella fabbrica dell’Est europeo del gruppo Nsg, lo stesso di cui la Pilkington è parte integrante.
Nonostante l’elevata qualità del prodotto che l’industria sansalvese è in grado di garantire in tutte le fasi della lavorazione, nella concorrenza tra stabilimenti dello stesso gruppo prevale l’azienda che riesce a garantire la produzione a minori costi e, conseguentemente, un prezzo più competitivo sul mercato internazionale. Si prevede, dunque, il passaggio da 4 a tre turni, nel reparto accoppiato, dove azienda e sindacati si sono accordati per il contratto di solidarietà che, dal 24 al 30 settembre, coinvolgerà 150 lavoratori.
Il tutto mentre scoppiano le polemiche. Un gruppo di operai scrive agli organi d’informazione affermando che alcuni lavoratori interinali addetti alle pulizie sarebbero stati utilizzati sulle linee produttive. “Non è così”, replica Emilio Di Cola, della segreteria provinciale Filctem-Cgil. “In una sola circostanza abbiamo notato che al controllo qualità c’erano persone non addette a quelle mansioni. Abbiamo protestato e immediatamente sono state rimosse. Ma, nel caso specifico, nessuno addetto alle pulizie ha mai messo mano ai macchinari della fabbrica, in cui gli interinali ormai sono pochissimi: solo 6”.