La Procura di Vasto chiede il giudizio immediato per il 33enne albanese fermato il 28 agosto dai carabinieri vicino al casello autostradale di Vasto Sud. Nel bagagliaio della Mercedes Classe A di Korovewshi Erjon – incensurato e, fino a quel momento, insospettabile – c’erano 33 chili e 200 grammi di marijuana contenente il 5,19% di principio attivo della cannabis.
Le cifre esatte sono il risultato delle analisi svolte nei laboratori di Chieti, dove i carabinieri della Compagnia di Vasto hanno inviato i panetti trovati nel bagagliaio dell’auto fermata al posto di blocco. I risultati, pervenuti al pm Giancarlo Ciani e all’avvocato difensore Raffaele Giacomucci, “dicono che da quei 33,2 chilogrammi si sarebbero potute trarre, in base ai parametri di legge, 63mila 386 dosi medie giornaliere di marijuana”, spiega Giacomucci.
La pubblica accusa, forte delle prove in suo possesso, ha chiesto al gip Stefania Izzi il giudizio immediato per l’indagato. La difesa valuta se richiedere il rito abbreviato o il patteggiamento, che consentirebbero all’imputato di ottenere uno sconto di pena.
Nell’interrogatorio, il 33enne albanese non ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari. Non ha rivelato provenienza e destinazione della marijuana. Le indagini proseguono per risalire alle organizzazioni malavitose che utilizzano come corrieri persone insospettabili.