“Va fatta una sintesi tra le manifestazioni del Comune e le idee degli imprenditori turistici, individuando gli eventi più importanti, da pubblicizzare in anticipo. Non possiamo avere il programma del Vasto film festival tre giorni prima dell’inizio della rassegna cinematografica. Capiamo i grossi problemi economici del Comune. Sediamoci attorno a un tavolo e troviamo soluzioni insieme. I privati sono disposti a contribuire anche sotto l’aspetto economico alle manifestazioni pubbliche, a organizzare autonomamente degli appuntamenti estivi, magari utilizzando lo stadio Aragona per i concerti, cosa che negli anni scorsi è sempre stata problematica. E poi bisogna cercare una collaborazione territoriale, una sinergia tra Vasto e San Salvo”.
Cerca la strada del dialogo Michele Di Chiacchio, presidente di Vasto golfo d’oro, il consorzio che raggruppa 16 hotel della riviera.
Di Chiacchio, qual è il bilancio della stagione turistica che si avvia a conclusione?
“A giugno si è lavorato poco, rispetto al 2012 c’è stata una flessione evidente dovuta al maltempo, ma anche alla crisi: per mancanza di soldi, le famiglie hanno puntato sugli short, cioè su vacanze di 3-4 giorni, e hanno atteso offerte last minute. A luglio, il calo è stato più contenuto, orientativamente si è attestato attorno al 20%, mentre agosto tutto sommato è andato bene fino al termine del mese, in particolare abbiamo avuto richieste importanti dal 16 al 31″.
Da anni, Vasto fatica a guadagnare spazio su aree geografiche diverse da quelle che rappresentano tradizionalmente il bacino d’utenza del turismo vastese. Anche quest’anno pochi turisti dal Nord e pochissimi stranieri?
“La maggior parte dei clienti arriva dalle regioni di prossimità: Molise, Campania e Puglia. Ci sono state presenze provenienti dal Nord Italia, ma contenute. Però sono aumentati gli arrivi da Roma, un incremento legato soprattutto ai problemi di balneabilità della costa teramana che hanno portato almeno un migliaio di turisti (forse anche qualcosa in più), provenienti dalla capitale e precedentemente affezionati alla riviera Nord dell’Abruzzo, a scendere da noi. Anche in futuro bisognerà lavorare su Roma, facendo promozione turistica. Pochi gli stranieri, perché non ci siamo ancora rivolti con efficacia al mercato estero. E’ un aspetto su cui dobbiamo lavorare tutti insieme, anche con la Destination management company”.
Quanto costa ad agosto pernottare in un hotel di Vasto Marina?
“A Vasto, più che il solo pernottamento, i turisti scelgono la pensione completa. I prezzi negli alberghi a tre stelle variano tra i 70 e i 90-95 euro, che danno diritto alla pensione completa, all’ombrellone in spiaggia e, in alcune strutture, anche le bevande sono incluse nel prezzo. Ma le tariffe sono in linea con le altre località, non credo sia quello il problema. Non siamo i soli a registrare dai negativi, anzi in Abruzzo Vasto è la meta turistica che ha retto di più. Anche fuori regione il calo è generalizzato, con l’esclusione del Salento, dove è evidente una sempre maggiore presenza sui mercati da parte di tutti i soggetti coinvolti, dalla Regione, che ha investito tanto, fino ad arrivare agli operatori turistici. Loro hanno un’offerta più differenziata della nostra e la promuovono non solo con la presenza nelle fiere. Promuovono il Salento, che è un territorio, non una singola località balneare. La Costa teatina? Finché non si realizza il Parco, non si può vendere un’offerta turistica legata ad esso”.
Si sta per chiudere un’altra estate di polemiche, che quest’anno hanno riguardato soprattutto eventi e spettacoli. Per il prossimo anno, gli imprenditori turistici sono disposti a investire sul divertimento, contribuendo economicamente a realizzare un programma delle manifestazioni estive in grado di attrarre turisti?
“Va fatta una sintesi tra le manifestazioni del Comune e le idee degli imprenditori turistici, individuando gli eventi più importanti, da pubblicizzare in anticipo. Non possiamo avere il programma del Vasto film festival tre giorni prima dell’inizio della rassegna cinematografica. Capiamo i grossi problemi economici del Comune. Sediamoci attorno a un tavolo e troviamo soluzioni insieme. I privati sono disposti a contribuire anche sotto l’aspetto economico alle manifestazioni pubbliche, a organizzare autonomamente degli appuntamenti estivi, magari utilizzando lo stadio Aragona per i concerti, cosa che negli anni scorsi è sempre stata problematica. E poi si deve cercare una collaborazione territoriale, una sinergia tra Vasto e San Salvo. Si può ripartire. Bisogna farlo con idee nuove e con la volontà di rinnovare e rilanciare il turismo vastese”.