Prima l’annuncio del presidente Pasquale Di Nardo sulla nuova corsa della Sangritana con il collegamento diretto Vasto/San Salvo – Bologna. Poi la frenata con il comunicato di Trenitalia che di fatto bloccava la situazione. I cittadini abruzzesi che si trovano a viaggiare in treno verso il capoluogo emiliano si sono trovati ben più che spaesati. E’ lo stesso presidente della Sangritana, però, a cercare di fare chiarezza sulla vicenda.
“Dopo 3 anni di nostre richieste – spiega Di Nardo a ZonaLocale.it – abbiamo avuto l’autorizzazione da parte di RFI a poter entrare a Bologna Centrale con un nostro treno. La comunicazione c’è stata il 9 agosto. Fino a quel momento ci era sempre stata concessa la possibilità di arrivare a Bologna Arcoveggio, cosa che non avrebbe soddisfatto le esigenze dei viaggiatori”.
La nota diramata da Trenitalia, però ha messo un freno all’accordo. Ma Di Nardo taglia corto. “L’attività di verifica da parte dell’ufficio ministeriale era già stata svolta quando ci era stata data la possibilità di arrivare ad Arcoveggio, non capisco perchè ora debbano esserci dei problemi.
Una sola prescrizione ci è stata fatta da RFI, individuare il luogo dove far sostare il nostro treno nel periodo tra l’arrivo della corsa dall’Abruzzo e la sua ripartenza, qualche ora dopo. Ci stiamo attivando per risolvere anche questo aspetto”.
Secondo il presidente di Sangritana, quindi, nonostante la frenata di Trenitalia la corsa Vasto/San Salvo-Bologna sarà presto realtà. “Vogliamo offrire delle opportunità diverse ai viaggiatori, in particolare agli abruzzesi, considerando che devono subire già degli svantaggi rispetto alla linea tirrenica, dove c’è l’alta velocità. Se sull’adriatica questa non si può avere almeno che ci lascino presentare la nostra offerta. Una volta attivato il servizio, poi, faremo delle valutazioni. Con il taglio delle fermate dei treni a lunga percorrenza perchè i cittadini di Vasto, San Vito, Ortona, per fare un esempio, non possono avere la possibilità di prendere il treno a casa loro?”.
Fermate, orari e costi. “Il test in occasione del Meeting, con il collegamento Termoli-Rimini, è per noi un importante banco di prova. Ad oggi, secondo quanto indicato da RFI, per coprire la tratta Vasto-Bologna il nostro treno dovrebbe impiegare 5 ore. Ma noi puntiamo a scendere almeno a 4 ore e mezza, un tempo ragionevole. Modificheremo i nostri treni, che avranno una classe unica, con sedili più comodi e il servizio bar.
La corsa partirà alle 7 da Vasto-San Salvo per arrivare alle 12 a Bologna Centrale. Le fermate intermedie saranno San Vito, Ortona, Pescara, Pineto, Giulianova, Civitanova Marche, Ancona, Falconara. La corsa di rientro partirà da Bologna Centrale alle 17.20 per arrivare a Vasto alle 22.20. Il costo del biglietto previsto è di 38 euro, ma stiamo già studiando una serie di offerte e agevolazioni. Anche sulla percorrenza, ripeto, puntiamo a tempi decisamente più bassi”.
Il lavoro si Sangritana, quindi, sarà teso a risolvere tutte le questioni tecniche per poter iniziare quanto prima ad effettuare i collegamenti, che potranno, se non altro, offrire una possibilità di scelta rispetto al monopolio di Trenitalia che, specie negli ultimi anni, tanti disagi ha creato ai viaggiatori.