Nave Palinuro, la nave scuola della Marina Militare, sarà ormeggiata nel porto di Ortona da venerdì 17 a martedì 20 agosto. La sosta a Ortona si ripete a distanza di otto anni dall’ultima volta (2005), dopo le tappe di Crotone e di Cattaro (Montenegro). La goletta della Marina Militare sarà ormeggiata al molo Martello e a bordo, oltre all’Equipaggio, ci saranno anche gli Allievi Marescialli che hanno completato il primo anno accademico presso la Scuola Sottufficiali di Taranto.
Partiti da Taranto il 29 luglio per la campagna addestrativa 2013, la nave imbarca 130 marinai, di cui 47 sono Allievi Sottufficiali che stanno vivendo il loro “battesimo del mare”, affrontando per la prima volta una delicata fase formativa-addestrativa.
Su Nave Palinuro ognuno di loro acquisirà i primi rudimenti di perizia marinaresca e di conoscenza dell’organizzazione di bordo di una nave della Marina Militare oltre a ricevere una formazione etico-militare e fisico-sportiva.
Durante l’intero periodo estivo Nave Palinuro partecipa, insieme al WWF, alla campagna di sensibilizzazione “il Mare deve vivere” e supporta la ricerca scientifica collaborando con l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste (OGS), per uno screening del Mare Adriatico allo scopo di verificare eventuali presenze di microalga potenzialmente tossica per i molluschi.
Durante la sosta ad Ortona la popolazione potrà visitare lo storico veliero:
sabato 17 agosto, dalle 16:00 alle 19:30;
domenica 18 agosto, dalle 15:00 alle 19:00 e dalle 21:00 alle 23:00;
lunedì 19 agosto, dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 19:30.
La Nave
Storia. Varata nel 1934 in Francia, con il nome di “Commandant Louis Richard” e destinata alla ricca pesca sui Banchi di Terranova viene acquisita dalla Marina Militare Italiana nel 1950 che la rinomina “Palinuro”. Dopo i lavori di trasformazione entra in servizio nel 1955 e da allora è impiegata per l’addestramento degli Allievi sottufficiali della Marina Militare.
Caratteristiche. Il Palinuro è una “Nave Goletta” che, nella terminologia marinaresca, identifica una nave con tre alberi verticali, trinchetto (a vele quadre), maestra, mezzana più il bompresso, sporgente a prua. Ha una superficie velica complessiva di circa 1.000 mq, distribuiti su 15 vele. L’altezza sul livello del mare dell’albero più alto, quello di trinchetto, è di 35 metri.
Scafo, propulsione ed energia. Lo scafo è in acciaio chiodato. La nave è lunga 59 mt, 69 mt considerando la lunghezza del bompresso e larga 10 mt. Ha un dislocamento di 1341 tonnellate e un immersione massima di 4.8 mt. Per la propulsione utilizza un motore diesel da 6 cilindri e 600 CV, con un elica a 4 pale e passo fisso. La produzione di energia elettrica è assicurata da 3 gruppi diesel/alternatori che erogano 150 KW ciascuno.
Equipaggio. A bordo imbarcano 84 marinai, di cui 6 ufficiali, 25 sottufficiali e 53 militari graduati e del ruolo truppa. Durante la campagna addestrativa l’equipaggio è integrato con ulteriore personale di supporto e con l’imbarco degli allievi e dello staff della Scuola Sottufficiali, fino a un totale di circa 130 persone.
Nome e motto. Nell’Eneide di Virgilio Palinuro era il fidato timoniere della nave di Enea. Nettuno riuscì a fargli abbandonare il timone solo grazie a uno stratagemma. Morfeo, infatti, dio del sonno, lo fece addormentare bagnandolo con le acque del Lete, il fiume dell’oblio. Il motto della nave è “Faventibus Ventis”, auspicio affinché venti favorevoli accompagnino la navigazione.
Attività. Nave Palinuro rappresenta uno dei fiori all’occhiello della Marina Militare. Tra i suoi obiettivi istituzionali il più importante è la formazione e l’addestramento degli Allievi Sottufficiali della Scuola Sottufficiali di Taranto. Dal 1955 la nave svolge ogni anno campagne addestrative durante le quali gli allievi sono sottoposti a un intenso programma di formazione marinaresca, nautica, etico-militare e nell’ambito della sicurezza.
Un altro compito fondamentale del Palinuro consiste nel rappresentare il Paese all’estero e nel promuovere verso il pubblico i valori dello storico veliero: tradizione, contatto con il mare, cura della nave e lavoro di squadra. Questo compito si realizza con diverse iniziative, dalle visite a bordo, durante le frequenti soste in porto, alla partecipazione alle regate storiche e ai raduni, alla possibilità offerta a gruppi di giovani che imbarcano per imparare le nozioni di base della navigazione, dell’arte marinaresca e della vita a bordo di una unità della Marina Militare.
Nave Palinuro, inoltre, svolge spesso attività a sfondo sociale, soprattutto nei confronti dei più giovani e partecipa alla ricerca scientifica e alla promozione della tutela dell’ambiente marino, collaborando con importanti organizzazioni come il WWF, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e l’Istituto Idrografico della Marina Militare.
Tra i compiti concorsuali assegnati al Palinuro, infine, c’è la sorveglianza per verificare che in mare non si svolgano attività illecite oppure per segnalare la presenza di aree soggette a inquinamento marino. Dal 1955 la Nave ha percorso più di 270 mila miglia nautiche e visitato centinaia di porti nazionali ed esteri, al servizio della Marina Militare e del Paese.