E’ in corso a Torino l’incontro nazionale dei giovani appartenenti al Movimento Giovanile Salesiano. Anche da Vasto una nutrita rappresentanza di giovani, con l’incaricato all’Oratorio don Giorgio Zazza, si è recata nel capoluogo piemontese. Aurelio Marinelli ha intervistato Renato Cursi, romano, “felicemente fidanzato con Benedetta”, coordinatore nazionale del MGS.
Renato, cos’è il MGS?
E’ una realtà dinamica, viva, che raccoglie tutti i giovani che frequentano gli ambienti salesiani del mondo e che fanno una scelta personale di vita nel vivere la spiritualità ed il carisma di don Bosco. Quando parliamo di MGS dobbiamo fare riferimento all’immagine dei cerchi concentrici: dai giovani più lontani che sono beneficiari di un’azione educativa, a quelli più interni che, invece, partecipando alle attività proposte, maturano una decisione che poi li porta ad essere servitori di altri giovani, animatori nel quotidiano verso i più piccoli.
Dov’è presente il MGS e quali attività organizza per i giovani?
E’ presente ovunque, in maniera attiva negli ambienti salesiani; esso propone ai giovani tante esperienze di formazione e gioco. Esse variano tra proposte di livello missionario a quelle di animazione in parrocchia, nel mondo dello sport, della cultura, delle comunicazioni sociali. L’obbiettivo principale, però, vuole essere quello di proporre al giovane una formazione personale a livello spirituale e di servizio verso gli altri.
Cos’è il Confronto Mgs Italia 2013?
Il confronto è una tradizione che in Italia ha ormai 25 anni. Il primo risale al 1988 quando, in occasione del centenario della morte di don Bosco e della beatificazione di Laura Vicuna, centinaia e centinaia di giovani si ritrovarono sempre qui, a Torino, attorno a papa Giovanni Paolo II, in visita sui luoghi della santità salesiana. Un altro nel ’92, lo scorso nel ’95, poi un vuoto colmato da altre esperienze insieme come la scorsa GMG a Madrid. Torna nel 2013 ed è una settimana con proposte pastorali diverse, preghiere, feste, riflessioni e condivisione. Confronto perché durante la settimana i giovani partecipanti hanno numerosi momenti di confronto tra le diverse proposte MGS in Italia. Abbiamo pensato di organizzare quest’evento nel 2013 perché fra tre anni cadrà il bicentenario della nascita di don Bosco e, come giovani d’Italia, questo rientra in un carnet di appuntamenti in preparazione al 2015.
Secondo te, perché il carisma di don Bosco attira ancora oggi giovani di tutto il mondo?
Questo è un carisma che raggiunge il giovane con una forza sempre nuova ed attuale, questa amorevolezza che conquista i giovani di tutte le case salesiane del mondo, è una caratteristica unica, presente solamente in ambienti come gli oratori dei salesiani o delle figlie di maria ausiliatrice. Proprio i giovani a rischio sono quelli che trovano maggiore accoglienza nelle case salesiane, e sono proprio loro i principali beneficiari di quella carità salesiana.
Quanto Gesù Cristo è presente nella tua vita e in che misura il MGS ha incise ed incide ancora oggi nel tuo quotidiano?
Fra qualche settimana compirò 25 anni e, facendo un bilancio nella mia vita, mi rendo conto che Gesù è il principale protagonista della mia vita. In questi giorni, ad esempio, lo sento molto vicino a me, è capace di accompagnarmi nei momenti di fatica e di sconforto. Sono grato a Lui per le tante soddisfazioni che mi sta donando in questo confronto. Spero di uscire da questa esperienza con la fornza di affrontare situazioni in cui devo tirar fuori più coraggio, e di dare più spazio a Gesù nel mio vivere quotidiano a casa. Il MGS in questi anni mi ha aiutato ad avere tanti momenti di ossigeno nella mia vita spirituale e di riconciliarmi con il Signore e con me stesso. Un altro immenso dono è quello di poter conoscere tante persone e condividere con loro momenti forti.
Aurelio Marinelli