“Controllori e controllati sono le stesse persone. Prima si riuniscono al piano terra del municipio come membri del consiglio d’amministrazione della Pulchra spa, poi salgono al primo piano e assumono il ruolo di controllori per conto del Comune”. Con una battuta, Massimo Desiati sintetizza il motivo del ricorso con cui Progetto per Vasto chiede al Tribunale amministrativo regionale di Pescara di annullare gli atti con cui il sindaco, Luciano Lapenna, ha nominato i due componenti di maggioranza del cda della società mista che gestisce la raccolta differenziata in città e di cui il Comune detiene il 51% delle quote.
“Stante un’incompatibilità di Alfonso Mercogliano e Simona Di Mascio, rispettivamente dirigente del settore Servizi alla persona del municipio e dipendente del settore Finanze, il sindaco ritiene di aver eliminato questo problema istituendo un apposito ufficio. E’ evidente che si tratta di un escamotage per aggirare la legge. Ed, infatti, Lapenna ha ritenuto di dover, in fretta e furia e il giorno prima dell’annunciata notifica del ricorso, sollevare l’avvocato Mercogliano dall’incarico di direzione del servizio Società partecipate, affidandolo ad altro dirigente, e sottrarre alla dottoressa Di Mascio la responsabilità del servizio prima conferito. Inoltre, la segnalazione, da parte del sindaco, dei nominativi che rappresentano il Comune nella società partecipata è stata compiuta in dispregio di tutte le disposizioni che regolano la materia al fine di assicurare la partecipazione del Consiglio e dei capigruppo alla formulazione dell’atto. Il decreto legislativo numero 39 dell’8 aprile 2013 sancisce l’incompatibilità tra incarichi in enti di diritto privato regolati o finanziati dall’amministrazione o ente pubblico che conferisce l’incarico ed i ruoli amministrativi di vertice e incarichi dirigenziali, comunque denominati, nelle pubbliche amministrazioni, che comportano poteri di vigilanza o controllo sulle attività svolte dagli stessi enti di diritto privato. Per questo, abbiamo chiesto al Tar di annullare i decreti di nomina. La soluzione è molto semplice: nominare altri due dipendenti del Comune di Vasto”, sostiene Desiati, che sottolinea anche un altro aspetto che evidenzierebbe un altro conflitto d’interessi: “Il socio di minoranza è la Sapi srl, che ha competenze analoghe a quelle della Pulchra”.
Valerio Ruggieri, coordinatore di Progetto per Vasto, rivolge alcune domande al primo cittadino: “Perché il Comune di Vasto non ha indetto un concorso per assumere nuovi dirigenti? Mercogliano, con la qualifica D, svolge compiti dirigenziali da 7 anni; perché non ha svolto concorsi per avere quelle mansioni? Mentre Giacinto Palazzuolo da direttore generale, ha guadagnato 87mila euro l’anno dal 2001 al 2009 e 110mila euro nel 2010, Mercogliano ne ha guadagnati 103mila nel 2010, 110mila nel 2011 e altrettanti nel 2012. Questo significa che, fin dall’inizio, ha percepito uno stipendio più alto di quello del direttore generale. Perché uno dei cinque dirigenti municipali guadagna così tanti soldi? Lapenna parla di rinnovamento. Ci dica allora un solo atto in cui ha attuato questo tanto sbandierato rinnovamento e quali motivazioni morali lo inducano a mantenere l’incarico di un dirigente che ha ricevuto avvisi di garanzia. Il sindaco – polemizza Ruggieri – è senza vergogna”.