“Sono contento per me, ma molto amareggiato per i miei due amici: Bernardo Mazzocca e Antonio Boschetti”. E’ il primo commento a caldo rilasciato a ZonaLocale.it da Angelo Bucciarelli, il politico vastese assolto oggi al termine del processo di primo grado sulla Sanitopoli abruzzese.
“E’ la fine di un incubo. Sono stato 28 giorni agli arresti domiciliari, un mese sottoposto all’obbligo di dimora e, in più, ho dovuto sopportare cinque anni di patimenti per affrontare il processo a Pescara”, ricorda con voce rotta dall’emozione. “Non gioisco. Sono contento per me, ma molto amareggiato per Mazzocca e Boschetti. Credo nella loro assoluzione nel giudizio d’appello”.
Vastese, militante del Partito democratico, Bucciarelli ha ricoperto negli anni Ottanta la carica di consigliere comunale della Democrazia cristiana, di cui ha seguito il percorso politico quando la Dc si è trasformata prima nel Partito polare e poi nella Margherita (di cui è stato segretario provinciale), fino alla fusione nel Pd.
Le condanne – Oltre ai 9 anni e 9 mesi di reclusione inflitti a Ottaviano Del Turco, presidente della Regione Abruzzo dal 2005 al 2008, il tribunale collegiale di Pescara ha condannato anche l’ex parlamentare del Pdl Sabatino Aracu a quattro anni; l’ex manager della Asl di Chieti Luigi Conga a nove anni; gli ex assessori regionali Bernardo Mazzocca e il sansalvese Antonio Boschetti , rispettivamente a due anni e quattro anni; l’ex segretario generale dell’ufficio di presidenza della Regione Lamberto Quarta a sei anni e sei mesi; l’ex capogruppo regionale del Pd Camillo Cesarone a nove anni.
Le assoluzioni – Il Tribunale ha invece assolto l’ex assessore regionale alla sanità di centrodestra Vito Domenici, l’ex amministratore delegato della Humangest Gianluca Zelli, l’ex segretario dell’ ex assessore Mazzocca, il vastese Angelo Bucciarelli. “Io siccome non ho fatto niente – ha detto Aracu all’Ansa – non accetto neanche la pena di un’ora e né di un euro. “Quindi – ha proseguito – è un’ingiustizia e basta. Vuol dire che c’é chi vede le condanne a modo proprio. Viva Berlusconi”.