L’amministrazione comunale di Lentella in prima linea per scongiurare la chiusura della Laterlite. Sono 66 i lavoratori che rischiano di restare a casa, dopo che il comitato VIA della Regione ha espresso parere negativo all’apertura di una seconda cava per l’estrazione dell’argilla. Ora i dipendenti entreranno in cassa integrazione ma senza una certezza per il futuro.
Il sindaco Carlo Moro e la sua amministrazione hanno convocato un tavolo istituzionale per questo pomeriggio. L’invito è rivolto ai parlamentari del territorio, Legnini, Castaldi e Amato, al presidente della Regione e tutti gli altri amministratori regionali e provinciali, ai sindaci del territorio, al presidente di Confindustria Chieti Paolo Primavera e di Assovasto Marcello Dassori.
“L’amministrazione comunale di Lentella, accertato che dalla relazione VIA non sussistono danni ambientali verso persone, flora e fauna ritiene incoerente il metodo ed il giudizio negativo espresso dalla commissione. Sarebbe stato opportuno, a tutela dell’ambiente e del lavoro, chiedere alla ditta Laterlite, in oltre 4 anni di procedimento, la riduzione della superficie di cava ed indicare il metodo di risanamento ambientale”. Con questi presupposti gli amministratori lentellesi e l’azienda stessa chiedono alle istituzioni di farsi carico della situazione e trovare la soluzione che eviti la chiusura dello stabilimento, con conseguenze gravi sull’economia del territorio in questione.
Dopo l’incontro in Municipio sarà l’arcivescovo di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte, ad incontrare i lavoratori e le loro famiglie nello stabilimento, per un momento di preghiera di sensibilizzazione.