Al ristorante Dante e Beatrice, in corso Dante 36 a Vasto, è in corso la settimana della fiorentina, al prezzo di 25 euro a testa il menu prevede crostini misti, fiorentina, un calice di vino, acqua e caffè.
L’evento clou della settimana è in programma venerdì 21 giugno a partire dalle ore 20.00 in poi con una serata in musica, allietata dalle note del gruppo Lu Sole Allavate, che suona canti della tradizione abruzzese, con tanto di tamburello, fisarmonica e organetto.
Una serata imperdibile per chi desidera trascorrere delle ore in buona compagnia, gustando cibo e vino in un contesto esclusivo ed elegante.
Il ristorante Dante e Beatrice sorge in un ambiente dalle strutture storiche, sui resti di un edificio antico, forse riferibile ad una grande cisterna risalente al I-III secolo d.c, inoltre dopo due anni di lavoro, esperti restauratori hanno riportato alla luce antiche mura romane.
Per questo motivo il locale è stato scelto dal Fai, il Fondo Ambiente Italiano, che promuove in concreto una cultura di rispetto della natura, dell’arte, della storia e delle tradizioni d’Italia e tutela un patrimonio che è parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità.
Il ristorante Dante e Beatrice offre ai suoi ospiti storia e tradizione, l’ambiente ha infatti mantenuto con ricette genuine, che seguono il ritmo naturale delle stagioni, accompagnate da professionalità e cortesia. Gli ambienti sono caldi, accoglienti, raffinati e l’eleganza degli arredi renderanno la permanenza nei locali confortevole, tutti si sentiranno a proprio agio.
Il recupero edilizio è stato contraddistinto dallo scavare, strato dopo strato, ripercorrendo la storia a ritroso. Passando da Vasto, riscoprendo mura della vecchia Histonium fino ad arrivare negli strati più profondi in quelle che erano le edificazioni più prossime alle Terme Romane ancora oggi visibili nei pressi della Chiesa Sant’Antonio da Padova lungo la Via Adriatica.
Un lavoro non semplice l’aver costituito un sistema interdisciplinare capace di coordinare una varietà di discipline, tecniche, metodologie, tecnologie costruttive e restaurative, impiantistiche, e arredamento; questa la difficoltà più grande. Tutti gli interventi di restauro sono stati datati, per evitare confusioni con le parti originali, a tal fine è opportuno offrire all’occhio esperto la possibilità di riconoscere le parti di restauro.
L’adattabilità del locale alle necessità del nostro tempo, il ricreare la giusta ambientazione, luci, microclima (temperatura, ricambi d’aria, climatizzazione, filtraggio aria cucina) hanno preso spunto dalle percezioni sensitive.
La vista: cercando la giusta luminosità ambientale, la voler far sentire il commensale seduto a cena fra presente e passato.
Il tatto: la possibilità di toccare con mano la storia evitando che una mano di bianco intonaco cancellasse la storia di cui quelle mura sono pregne.
L’udito: lo studio degli infissi, il loro spessore, i telai in legno, tutti accorgimenti finalizzati a ridurre quanto più possibile il “presente” che su Corso Dante scorre inesorabilmente.
L’olfatto: la scelta della tecnologia più moderna, delle macchine più adatte con capacità prestazionali elevatissime consentono di ridurre al massimo il rischio che odori della cucina invadessero la sala.
Il gusto: per quello l’architetto nulla può rimandando responsabilità, capacità e arte allo Chef Angelo.
Contatti
Ristorante Dante e Beatrice,
Corso Dante 36, 66054 Vasto (Ch)
Chiuso il martedì
Telefono 0873.327385 – 338. 5458196
[email protected]
www.danteebeatrice.com
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