La notizia ha gettato nello sconforto Lentella e i comuni del comprensiorio. Nella seduta di ieri il Comitato di Coordinamento Regionale per la V.I.A. (valutazione impatto ambientale), ha dato parere negativo alla richiesta di ampliamento della cava di argilla dello stabilimento di Lentella della Laterlite. L’azienda aveva avviato l’iter burocratico 8 anni fa, in previsione dell’esaurimento del materiale argilloso nella cava presente. Dopo diversi rinvii, nelle scorse sedute, ieri la doccia fredda. “Questo parere – ha commentato il presidente Corrado Beldì -, se definitivo, pone lo stabilimento di Lentella, aperto nel 1976, nell’impossibilità di proseguire la propria attività produttiva a causa della mancanza di materia prima“.
Ieri c’è stato anche un incontro tra l’azienda, i sindacati e i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Lentella, tra cui il sindaco Carlo Moro e il delegato alle attività produttive Gianni Cordisco. Sono 46 i lavoratori assunti dall’azienda a tempo indeterminato, 20 quelli indiretti, oltre ad un indotto di centinaia di fornitori, trasportatori, clienti e collaboratori. Un’eventuale chiusura dello stabilimento avrebbe conseguenze disastrose per l’economia di questo territorio.
Ma, stando così le cose, non sembrano esserci altre vie d’uscita, a meno che la regione non torni sui suoi passi. “In assenza di una rapida soluzione – spiega Beldì- Laterlite si troverà costretta, nell’immediato futuro, a mettere il personale in cassa integrazione e successivamente a fare ricorso a tutti gli ammortizzatori sociali necessari alla chiusura definitiva dello stabilimento“.
L’azienda, dopo la bocciatura dal Comitato per la VIA, ha espresso “il proprio dissenso a questa decisione subita senza prima aver avuto la possibilità di capire ed eventualmente correggere la domanda in corso, che rischia di mettere la parola fina ad una lunga esperienza imprenditoriale e sociale nella regione Abruzzo”.
La speranza è di poter trovare una strada che salvi i posti di lavoro. “In un periodo storico in cui tutte le forze politiche sono tese a garantire il lavoro come strumento fondamentale per la crescita del singolo e della comunità, l’azienda è aperta al dialogo e si auspica che gli Enti preposti al controlo e alla concessione delle autorizzazioni considerino con il giusto peso le conseguenze e le ricadute della decisioni intraprese sulle persone e le famiglie del territorio e indichino la via per arrivare al più presto ad una soluzione che tuteli l’ambiente e l’occupazione“.
Intanto a Lentella, da cui provengono la maggior parte dei lavoratori, e nei centri limitrofi, c’è agitazione per questa notizia negativa. Nei prossimi giorni si cercheranno di avere chiarimenti da parte degli enti preposti, confidando nella volontà dell’azienda di poter proseguire nelle attività se arriverà l’autorizzazione alla nuova cava. Saranno giorni di lunga e trepidante attesa.