“Spesso di sera, quando c’è poca gente, il centro viene attraversato da bande di ragazzini che si divertono a danneggiare il patrimonio pubblico e a urlare, a dire parolacce, anche nei confronti delle altre persone”. Atti di violenza come quello della scorsa settimana, quando un diciottenne è stato picchiato a colpi di estintore, “sono il riflesso di questa situazione in cui le responsabilità sono anche delle istituzioni educative, anche della parrocchia“.
Parla chiaro don Giovanni Pellicciotti, parroco emerito della cattedrale di San Giuseppe, quando descrive la situazione nella Vasto antica. Nell’opinione pubblica non si è ancora spenta l’eco dei fatti avvenuti nella notte tra il 10 e l’11 giugno scorsi. In centro i commercianti reclamano più controlli. Qualcuno racconta di aver sedato personalmente risse e messo in fuga ladri e vandali.
“Spesso sono bande di ragazzini di scuola media a creare scompiglio. Forse, con la fine della scuola, tendono a sfogarsi e a lasciarsi andare agli eccessi”, racconta don Giovanni. “Ho parlato con alcuni di loro, chiedendo: Perché fate questo? Mi hanno risposto: Perché così ci divertiamo. Credo che le istituzioni educative e anche la parrocchia abbiano una grossa responsabilità nei confronti dei giovani”.