“Dobbiamo scongiurare la chiusura di questo stabilimento”. E’ Mario Codagnone, della Cgil, a lanciare nuovamente l’allarme sulla Sider Vasto. L’azienda che produce, o meglio produceva, tubi industriali profilati nella zona industriale di Punta Penna si avvicina al capolinea. Per questo i lavoratori sono tornati a manifestare davanti ai cancelli chiusi. Sono 55 le persone in cassa integrazione straordinaria, che terminerà alla fine di questo mese.
“Non possiamo perdere questa importante realtà produttiva – afferma Codagnone, presente tra i lavoratori insieme ai colleghi Claudio Musacchio, della Uil e Angelo De Luca, della Cisl-. Stiamo sollecitando la proprietà affinchè trovi una soluzione, o con il rilancio della produzione o cercando nuovi soci o una vendita.
Questo stabilimento, con la presenza della ferrovia e del porto è in una posizione strategica. Perc questo non può andare perduto”. Tra i lavoratori era tanta l’amarezza. Una prima crisi c’era stata 10 anni fa. Poi, nel 2011 e 2012 si è andati avanti con i contratti di solidarietà. “Da un anno c’è la cassa integrazione straordinaria, ma di fatto gli impianti sono fermi da 6-7 mesi”. Il presidio di questa mattina è solo un ulteriore passo per cercare di risolvere la situazione. “Chiediamo il sostegno delle istituzioni – afferma Codagnone-, con l’attivazione di un tavolo del lavoro provinciale. E anche all’azienda chiediamo di dare risposte. Ad oggi abbiamo potuto parlare solo con un rappresentante locale”. Una vicenda che si trascina da diversi anni, senza che i lavoratori possano avere certezze sul loro futuro.