Li hanno sopresi sulla diga foranea del Porto di Vasto con 1500 ricci di mare appena pescati. Così per i quattro pescatori colti in flagrante dagli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto sono scattate le pesanti sanzioni: 16mila euro di multa, oltre al sequestro dei ricci pescati e delle bombole ed erogatori utilizzati per immergersi.
I ricci, invece, sono stati prontamente rigettati in mare e restituiti così al naturale habitat ed al micro-ecosistema cui erano stati illegalmente sottratti.
Ancora un successo per gli uomini del Comandante D’Urso che, attraverso la programmazione di specifici dispositivi operativi, peculiari piani di pattugliamento e l’efficace costituzione di una strategica rete di osservazione e informazione, proseguono nella concreta azione di contrasto e repressione della pesca illegale.
“Il nostro obiettivo – spiega il Comandante del Circomare – è amplificare il concetto di deterrenza per scoraggiare e prevenire condotte illecite, ma soprattutto deleterie per l’ambiente e per la fauna marina locale”.
Il Circomare, a conclusione dell’ennesimo risultato a tutela dell’ambiente marino, ricorda ai pescatori professionisti e sportivi che dal primo maggio e sino al 30 giugno è in vigore il fermo pesca del riccio e pertanto è vietata la cattura, la detenzione e la commercializzazione di tale prodotto.
La Guardia Costiera di Vasto continuerà nelle azioni di controllo costante e tolleranza zero per i contravventori. “Sono azioni volte a radicare il principio di legalità e il rispetto per l’ecosistema marino, un patrimonio comune ed una risorsa per il futuro”, ha commentato il comandante D’Urso.