“Enrico Mattei, da presidente dell’Eni, fece una proposta: il 75% dei benefici delle trivellazioni doveva andare alle comunità locali. In Abruzzo, invece, questi benefici ammontano ad appena 50 centesimi l’anno per ogni cittadino. Significa che non c’è stato controllo”. Lo ha detto il senatore Gianluca Castaldi (Movimento 5 Stelle), intervenendo ai festeggiamenti per i 50 anni del Mattei di Vasto.
Castaldi, che alle superiori ha frequentato l’allora Istituto tecnico industriale, con voce rotta dall’emozione, ha parlato davanti alla platea di studenti, insegnanti, docenti in pensione ed ex studenti. Nella Multisala del Corso, dove durante il discorso si è fermato un attimo perché ha provato un momento di commozione, il parlamentare ha espresso “affetto verso queste persone”, raccontando che al Mattei ha trascorso “gli anni più belli della mia vita. Mi piaceva più muovermi che stare seduto. Del resto, anche Mattei, che frequentava la Regia scuola tecnica di Vasto (come si chiamava allora questo istituto), raccontò che preferiva andare al fiume, più che sedersi tra i banchi. Questo istituto consente di avere molte prospettive professionali”. Poi ha parlato della sua esperienza politica, che gli ha consentito il 26 febbraio scorso di essere eletto senatore: “Nella pubblica amministrazione quello che manca è il controllo. Controllando si spinge tutti a rispettare il concetto di onestà”.
Quindi ha ribadito il no a Ombrina mare 2, il progetto presentato dalla compagnia petrolifera inglese Medoil gas, che vuole perforare il mare antistante la costa vastese e teatina per cercare gli idrocarburi: “Enrico Mattei, da presidente dell’Eni, fece una proposta: il 75% dei benefici delle trivellazioni doveva andare alle comunità locali. In Abruzzo, invece, questi benefici ammontano ad appena 50 centesimi l’anno per ogni cittadino. Significa che non c’è stato controllo”. Castaldi ha concluso con un invito agli studenti a partecipare alla vita pubblica: “Il cambiamento è partecipazione”.