Marcello Macchia, conosciuto come Maccio Capatonda, è stato l’ultimo ospite mercoledì sera della trasmissione di Daria Bignardi, Le Invasioni Barbariche, in onda su La7.
“E’ un mito del web, con milioni di fan in rete – ha detto la Bignardi presentandolo – una parola che si spreca, ma per lui no. Qualcuno ti chiama ancora Marcello? No, neanche i miei genitori, nessuno, non sanno più neanche che mi chiamo Marcello, Maccio è il nome che mi è rimasto appioppato da quando ho fatto il primo trailer La Febbra, ho scelto a caso perchè mi piaceva, dato che ho questa ‘malattia’ che è la calvizie, ma non pensavo che sarebbe rimasto per sempre come nome d’arte” ha risposto scherzando con la sua cadenza abruzzese.
Il popolare comico, che è nato nella nostra città il 2 agosto 1978, ha brevemente raccontato quelle che sono le sue origini: “Sono nato a Vasto per caso perchè mia madre ci si trovava di passaggio essendo di Montenero di Bisaccia, in realtà sono di Chieti, come mio padre”. Maccio ha poi proseguito parlando tra una battuta e l’altra della sua infanzia, della carriera, degli inizi con la Gialappa’s Band, dei suoi seguitissimi video che continua a montare da solo e dei suoi programmi per il futuro.