Ci avevano provato, i gestori della riserva, a una linea soft per scoraggiare l’accesso alle auto: semplici segnali di divieto fino al 30 aprile prossimo. Invece no, da oggi si cambia, catena e lucchetto all’ingresso della stradina. Inevitabile dopo l’ulteriore schiaffo all’ambiente, qualche notte fa: qualcuno ha scaricato laterizi e calcinacci.
La conferma arriva da Stefano Taglioli, coordinatore della riserva: “E’ così – spiega – nottetempo qualcuno si è inoltrato su un veicolo nel cuore dell’area protetta e, forse da un furgone o da un piccolo autocarro, ha scaricato di tutto, dalla plastica ai mattoni forati, riempiendo le buche della stradina. Gli spigoli vivi dei mattoni rischiavano di essere dei rischi più che potenziali per visitatori e ciclisti. Ecco perchè, ieri mattina, grazie ad un’impresa locale, abbiamo fatto intervenire una ruspa che ha rimesso in piano la stradina, riducendo il danno”.
Taglioli, a questo punto, definisce inevitabile il giro di vite: da oggi “catena e lucchetto all’imbocco del sentiero, sia pur facilmente rimovibile in caso di necessità per far transitare i mezzi di soccorso. I soli segnali di divieto non sono bastati”. Taglioli, tuttavia, non dispera: “I giovani ci ascoltano, sono sensibili al rispetto dell’ecosistema e, quando vengono, mettono in pratica i nostri suggerimenti. Anche i turisti sono attenti, lasciano l’auto nella zona di prima sosta e, nella riserva, arrivano a piedi o in bici. La speranza è che, prima o poi, anche gli altri si rendano conto che Punta Aderci è un bene prezioso per l’intera comunità vastese”.
Gianni Quagliarella