“Dall’amministrazione comunale fino ad ora abbiamo sentito solo chiacchiere”. L’edilizia torna a essere la materia di scontro nella politica vastese. Il centrodestra, per anni sotto accusa per la cementificazione di Vasto, ora parte al contrattacco e punta il dito contro l’amministrazione Lapenna. Per anni ci avete accusato per il Piano regolatore, ma voi in sette anni non siete riusciti a cambiarlo e ora rifiutate anche di portare la questione in Consiglio comunale: questo il concetto espresso stamani nella conferenza stampa tenuta nella Sala del Gonfalone del municipio da Massimo Desiati (Progetto per Vasto), Etelwardo Sigismondi (Fratelli d’Italia), Guido Giangiacomo (Pdl) e Manuele Marcovecchio (Pdl).
L’oggetto del contendere è che “è stata rigettata la nostra richiesta di portare in Consiglio comunale la Vas”, valutazione ambientale strategica, “la cui mancanza ha rappresentato il motivo per cui il Tribunale amministrativo regionale ha cancellato le norme tecniche di attuazione del Piano regolatore, approvate dal centrosinistra”, fa notare Desiati. “Alla nostra richiesta ci siamo visti rispondere no con la motivazione secondo cui la Vas non rientrerebbe tra le competenze del Consiglio comunale, ma sarebbe un atto affidato esclusivamente ai tecnici municipali”. La risposta per iscritto, inviata ai proponenti dal presidente dell’assemblea, Giuseppe Forte, cita il testo unico degli enti locali (legge numero 267 del 2000) per motivare il diniego. Per l’opposizione è solo un espediente per occultare “gli scricchiolii della maggioranza, che fa suo il motto cambiare tutto per non cambiare niente e si espone a un altro ricorso al Tar”, sottolinea Giangiacomo. Desiati legge una circolare della Giunta regionale “da cui si evince che compete al Consiglio comunale l’approvazione della Vas”.
Le Nta, bocciate dai giudici amministrativi proprio per la mancanza della valutazione ambientale strategica, ossia il nulla osta ambientale della Regione Abruzzo, rischiano di essere definitivamente annullate. In quel caso, le regole che stabiliscono altezza, dimensioni degli edifici e distanza tra di essi e dal ciglio della strada diverrebbero carta straccia. L’ultima parola spetterà al Consiglio di Stato.
“Sulla pianificazione del territorio l’amministrazione Lapenna ha fatto solo chiacchiere”, attacca Sigismondi. “Chi, come Lapenna e i suoi uomini, sostiene di essere paladino dell’ambiente non può permettersi di ignorare la Vas. Inoltre, la Vas redatta dal tecnico incaricato dal Comune mette in risalto il contrasto tra la presenza nell’area di Punta Penna del Sic”, sito ambientale d’interesse comunitario protetto dall’Unione europea, “e della zona industriale. Per non parlare delle aree a rischio frane, le cosiddette zone rosse”.
“Fin dall’inizio – sottolinea Marcovecchio – abbiamo detto: le Nta rappresentano una variante al Piano regolatore, quindi serve la valutazione ambientale strategica, a differenza di quanto ha sostenuto l’amministrazione Lapenna. Il Tar ha dato ragione a noi. Ora chiediamo di andare in Consiglio comunale per prevenire ulteriori censure legali. In aula si è discusso di tutto, perfino degli orari di Trenitalia. Ora non ci vengano a dire che non si può parlare della Vas”.
Foto – Edilizia, centrodestra all’attacco
“Sulla pianificazione del territorio l’amministrazione Lapenna fa solo chiacchiere”. Lo afferma l’opposizione di centrodestra.