Il vastese Gianluca Castaldi è candidato al Senato, in posizione numero 2, nella lista del Movimento 5 Stelle. Queste le sue risposte alle domande che ZonaLocale.it rivolge ai candidati del Vastese.
1) Industria, commercio, turismo e agricoltura sono in crisi. Nel Vastese l’economia è in forte recessione. Nelle grandi aziende, a farne le spese sono stati i lavoratori precari, tutti licenziati. Molte piccole fabbriche rischiano di chiudere. Il ricorso ai contratti di solidarietà è un provvedimento tampone, che ha durata limitata. Se i cittadini la eleggeranno, lei cosa farà per affrontare il problema principale, la mancanza di lavoro?
Nient’altro che seguire il Programma del Movimento 5 Stelle che punta sulla digitalizzazione ed il controllo telematico dei vari uffici di collocamento che così potranno garantire offerte di lavoro ai cittadini; reddito di cittadinanza che permetta, per un periodo di 2/3 anni, di poter avere sostentamento durante la ricerca di una nuova occupazione consona alle proprie aspettative; incentivi alla piccola e media impresa che riguardano l’annullamento dell’IRAP, riduzione fiscale per assunzioni al di sotto dei 35 anni, detassazione degli investimenti nella propria attività e adeguamento fiscale alla media europea.
Un piccolo esempio: in Sicilia i Parlamentari (i Consiglieri Regionali in Sicilia si chiamano così) del M5S si sono autoridotti del 75% lo stipendio creando un Fondo per lo sviluppo della Piccola Media Impresa. Da 20 anni a questa parte l’unica forza politica che davvero fa quel che promette.
Ma anche nelle amministrazioni locali bisogna attivarsi. A Vasto, ad esempio, l’aver destinato l’area dei Punta Penna ad industrie pesanti (lgs Puccioni Ecofox…) è stato un errore immane, credo indotto dal bisogno di quegli anni e dalla convinzione che solo un posto fisso in fabbrica potesse garantire il sostentamento. La nuova classe politica deve assolutamente porre rimedio a queste vecchie scelte lavorando per riconvertire e per cambiare la destinazione d’uso compiendo così un passo fondamentale per dar nuovo vigore e spinta agli investimenti che possano creare opportunità di lavoro e sfruttamento delle incredibili risorse che la natura ci ha concesso.
A riguardo di tale area si paventa un processo, che la regione Abruzzo chiama di “modernizzazione”, che riguarda la creazione di un nuovo Ente, l’ARAP, che riunificherà i Consorzi Industriali. Sarebbe il caso di valutarne le conseguenze per chi, attualmente, opera in quell’area.
Pagheranno ulteriori canoni? Otterrano maggior o minor organizzazione? Chi sarà responsabile dei Piani Regolatori di quelle aree? Le scelte saranno uguali per tutte le aree industriali limitrofe e/o a discrezione di qualche politico o grosso imprenditore?
Bisogna ascoltare chi offre lavoro nel territorio ed insieme fare in modo che la politica dia direttive che portino nuovo lavoro e coraggio di intraprendere nel rispetto dei luoghi.
Se facciamo scappare le PMI….
Il MoVimento 5 Stelle ha già mostrato che la mancanza di risorse siano solo un falso problema. Gran parte dei fondi stanziati dalla comunità europea tornano indietro per mancanza di progettualità. Il compito della politica deve essere esattamente questo: indicare linee guida, tracciare nuove strade. Come si può immaginare che la soluzione sia nelle menti di coloro che sono il motivo stesso della crisi, gente ormai arrivata e viziosa?
2) La questione ambientale tiene banco in queste settimane. Le foto, scattate dal Wwf, che ritraggono gabbiani sporchi di petrolio sulla costa al confine tra Vasto e San Salvo rappresentano un campanello d’allarme per l’ecosistema e per il turismo. Crede che i parlamentari abruzzesi debbano opporsi all’installazione di nuovi pozzi di petrolio in mare? E lei cosa farà?
la vicenda degli ultimi giorni legata all’incidente di Rospo Mare deve essere letta come un GRAVE campanello d’allarme. Non deve e non può essere sottovalutato. La petrolizzazione della costa, lo sfruttamento a fini industriali (e pensiamo alle industrie pesanti) di un area che ha come unica risorsa il mare e la natura è PURA FOLLIA.
Avere allocato a Punta Penna aziende pericolose è stato un crimine contro il territorio e la sua popolazione.
Non siamo per un No secco contro le fabbriche siamo contro la loro allocazione senza se e senza ma. Come si può non considerare le conseguenze e i rischi che un eventuale incidente di aziende chimiche potrebbero portare sulla costa. Quale danno e per quanto tempo la costa sarebbe compromessa ? La costa che da San Vito a San Salvo, che è caratterizzata da una varietà di offerta naturale, faunistica e di flora, verrebbe spazzata via per gli interessi di pochissime persone.
Ogni attività non può non fare i conti su un equazione banalissima COSTI e BENEFICI. Quanti posti di lavoro ci sono e a quali rischi il territorio viene messo? Sviluppo si, ma ecosostenibile.
3) Il Parco della Costa teatina esiste solo sulla carta. Va realizzato concretamente oppure no? Cosa s’impegna a fare?
Il parco della costa teatina non può essere visto come un problema ma come una soluzione; un’opportunità per il territorio.
E’ evidente che chi lo vede come un freno allo sviluppo sta parlando di mercificazione di un territorio già troppo sfruttato negli anni, di una cementificazione selvaggia e mai sazia. La nostra costa è una risorsa ma non è inesauribile.
Il problema del Parco va visto sotto due aspetti:
A. Come difesa di un territorio predato sotto ogni forma anche da infiltrazioni criminali che hanno visto nella nostra costa una grande opportunità di sfruttamento. Le circa 3000 unità immobiliari vuote e invendute sono la prova di una cementificazione che dovrebbe far riflettere le istituzioni a 360° anche alla luce del fatto che nonostante siano passati anni dalla ultimazione di migliaia di appartamenti il prezzo solo negli ultimissini mesi accenna a scendere, ma di pochissimo, segno che “qualcosa è stato già realizzato”, chi ha volontò di intendere mi ha capito benissimo a cosa voglio alludere.
B. Il parco come opportunità di lavoro. Il turismo è stato visto, sempre, come una seconda via di lavoro. In realtà per noi è una grande scelta. La prima scelta per una buona politica. Mare e monti, costa ed entroterra sono una chance da cogliere in fretta. Opportunità di lavoro reale non solo per la costa, ma anche per quelle realtà fantastiche che ci sono nei paesini dell’entroterra, della montagna. Siamo una delle poche realtà in Italia ad avere mare e montagna a poco più di un ora di distanza. Un turismo integrato, che non veda il passaggio dal mare ai monti come una dispersione di risorse ma, al contrario, una opportunità per lavorare tutto l’anno.
4) Dal 1994 in poi, tutte le legislature sono state segnate dai tradimenti. Spesso i parlamentari che hanno cambiato partito o coalizione hanno tenuto in ostaggio i Governi, rovesciando i rapporti di forza tra maggioranza e opposizione che di volta in volta erano usciti dalle urne e determinando la caduta dei Governi. Lei promette che, se i cittadini laeleggeranno, non tradirà la loro fiducia e, quindi, che non cambierà partito o coalizione?
Chi è nel MoVimento non promette. Attua preventivamente. Questa domanda deve rivolgerla a tutti gli altri schieramenti presenti, certamente non al MoVimento 5 Stelle. Chi sta nel MoVimento ha a cuore solo ed esclusivamente i cittadini ed il rispetto del loro consenso. Poi è chiaro che nessuno di noi è un veggente o un garante della vita e della morte del nostro prossimo. Ma ci siamo dati 4 regole e le stesse le rispettiamo e siamo pronti a mandare fuori chi non le rispetta senza preoccuparci dell’eventuale perdita di consenso che quella persona si porta dietro (vedi caso Favia).
5) Si impegna a fare un pubblico rendiconto ogni tre mesi per informare i cittadini sulla sua attività parlamentare?
Come nella precedente risposta, al MoVimento non serve promettere cose che già attua da anni. I consiglieri regionali in Piemonte ed Emilia Romagna lo fanno ormai da 3 anni, semestralmente; in Sicilia, col nostro ingresso nella ARS si è attuato immediatamente il feedback Cittadini/Portavoce. Questo è il profilo dei portavoce della politica 5 stelle. Continuo contatto con i cittadini e sistematici feed-back sull’operato, ripristinare il controllo effettivo degli elettori sugli eletti è il primo passo per evitare una nuova deriva della classe politica.
Il futuro del MoVimento 5 Stelle non è quello di porsi come un partito alternativo. L’ambizione è promuovere un nuovo modo di pensare, una nuova consapevolezza civica in grado di riprendersi‚ il Paese. Il rinnovamento nasce dal basso e le persone cominciano a rispondere. Si forma una nuova massa critica, in grado di ragionare su problemi reali e soluzioni sostenibili.
6) A Vasto mancano delle strutture sportive all’altezza e adeguate per permettere ai più giovani di praticare sport. Lo stadio Aragona è vecchio, con evidenti limiti e un manto erboso in pessime condizioni. Alcuni campi sportivi come quello dell’Incoronata non sono mai stati ammodernati da quando furono costruiti, mentre quello di Vasto Marina non è messo meglio. In città non ci sono campi da calcio a 11 in sintetico. E’ vero, ci sono altre priorità, ma lo sport è anche un aggregatore sociale.
Questo argomento mi tocca il cuore. Chi ha vissuto lo sport con la passione e senza fini economici, sa quanto importante sia l’attività sportiva e ludica per lo sviluppo di una società onesta. I giovani che praticano sport crescono nel rispetto degli altri.
Purtroppo sono quasi 20 anni che nessuno lavora su questo settore con la passione che tale argomento necessita.
Le strutture pubbliche sono quelle che sono, i settori giovanili vengono portati avanti con tanta passione e sacrificio, ma manca qualità sotto tutti i punti di vista perchè manca formazione. A livello di strutture private invece credo che Vasto sia messa benone grazie ai poli sportivi nati negli ambienti ecclesiastici dei Salesiani e dei Gabrielini.
Bisogna attivarsi per dare contributi a chi opera nel settore giovanile e migliorare le strutture fatiscenti dove questi ragazzi possano adeguatamente divertirsi e crescere sani. Se miriamo a raggiungere questi grandi scopi sociali, sicuramente avremo anche dei giovani che spiccheranno tecnicamente e favoriranno le nostre Associazioni Sportive che potranno mirare a Campionati sempre più importanti avendo nelle proprie fila, atleti locali che non comportano costi ulteriori. Da sportivo mi sento di dire una cosa importante che non costa niente a chi opera nelle varie discipline: facciate in modo che il risultato rappresenti solo il terminale di una crescita che guardi prima alla cultura dello sport e al sano passaggio dei ragazzi dall’età più tenera a quella delle prime consapevolezze.