La politica su Punta Penna deve avere coraggio e prendere decisioni definitive, le continue battaglie legali che si stanno alternando negli ultimi anni non portano benefici a nessuno, ne allo sviluppo turistico ambientale ne tanto meno al residuo sviluppo industriale della zona, è chiaro a questo punto, che non sono solo gli “ambientalisti” a voler quel territorio tutelato, ma praticamente la quasi totalità della comunità vastese, allora, chiediamo alla politica locale tutta, maggioranza e minoranza, di rendere conto alla volontà popolare e di lavorare per il cambio di destinazione d’uso di quel territorio, in modo da porre un freno a nuove richieste di insediamento di attività a rilevante impatto ambientale, in attesa di trovare fondi che possano portare ad una delocalizzazione di quelle attività incompatibili con la presenza di un’area protetta.
L’ultima vicenda “ Recogen” ci fa capire chiaramente cosa vuol dire aver svenduto il proprio territorio nel passato, aldilà della legalità o meno del progetto, è evidente che la comunità vastese non lo vuole, eppure lo si vuole imporre ad essa a tutti i costi, la comunità vastese deve tornare a poter decidere del proprio territorio, la politica deve e può interpretare questa volontà popolare attraverso la variante all’interno del PRG generale della destinazione d’uso della zona industriale di Punta Penna.
Arci Circolo Territoriale di Vasto