Sabrina Bocchino, candidata al Senato nella lista de La Destra, risponde alle domande che ZonaLocale.it rivolge agli aspiranti parlamentari.
1) Industria, commercio, turismo e agricoltura sono in crisi. Nel Vastese l’economia è in forte recessione. Nelle grandi aziende, a farne le spese sono stati i lavoratori precari, tutti licenziati. Molte piccole fabbriche rischiano di chiudere. Il ricorso ai contratti di solidarietà è un provvedimento tampone, che ha durata limitata. Se i cittadini la eleggeranno, lei cosa farà per affrontare il problema principale, la mancanza di lavoro?
La cosa più importante è rimettere in carreggiata le imprese del territorio perché possano tornare ad assumere.
Bisogna investire per ridare loro ossigeno, è da qui che si riparte per rimettere in moto il sistema.
C’è bisogno di interventi mirati per l’imprenditoria femminile e giovanile, occorre potenziare il mercato del lavoro attraverso il ricollocamento di chi perde l’occupazione. Bisogna inoltre incentivare le assunzioni con sgravi fiscali e snellimento dei processi burocratici.
L ‘economia non riparte se non ripartono i consumi.
2) La questione ambientale tiene banco in queste settimane. Le foto, scattate dal Wwf, che ritraggono gabbiani sporchi di petrolio sulla costa al confine tra Vasto e San Salvo rappresentano un campanello d’allarme per l’ecosistema e per il turismo. Crede che i parlamentari abruzzesi debbano opporsi all’installazione di nuovi pozzi di petrolio in mare? E lei cosa farà?
La tutela dell’ambiente è una priorità assolutamente necessaria per il rilancio di un territorio che offre tante opportunità di crescita e di lavoro.
Dico “no” all’installazione di nuovi pozzi di petrolio.
Bisogna impegnarsi per migliorare la qualità delle acque marittime e per raggiungere tale obiettivo è fondamentale coinvolgere attivamente l amministrazione locale e gli organi di gestione e di sorveglianza.
3) Il Parco della Costa teatina esiste solo sulla carta. Va realizzato concretamente oppure no? Cosa s’impegna a fare?
Il mio “no” va anche al progetto del Parco della Costa Teatina.
L’istituzione del Parco non permetterebbe uno sviluppo del territorio a livello turistico, cosa, come ho già detto, assolutamente necessaria per far ripartire la nostra economia.
Lo sviluppo turistico può e deve andare a braccetto con la tutela dell’ ambiente
4) Dal 1994 in poi, tutte le legislature sono state segnate dai tradimenti. Spesso i parlamentari che hanno cambiato partito o coalizione hanno tenuto in ostaggio i Governi, rovesciando i rapporti di forza tra maggioranza e opposizione che di volta in volta erano usciti dalle urne e determinando la caduta dei Governi. Lei promette che, se i cittadini la eleggeranno, non tradirà la loro fiducia e, quindi, che non cambierà partito o coalizione?
Credo che almeno una cosa mi vada assolutamente riconosciuta: ” la coerenza”.
Ed è questa una cosa, soprattutto in questo momento, di cui vado assolutamente fiera.
Non ho mai fatto politica per convenienza ed opportunismo, ma solo per fede e per passione.
Non ho mai cambiato partito ne tantomeno coalizione, per rispetto a me stessa e soprattutto per rispetto delle persone che mi hanno dato fiducia e me la daranno.
5) Si impegna a fare un pubblico rendiconto ogni tre mesi per informare i cittadini sulla sua attività parlamentare?
Ritengo l’onestà e la trasparenza assolutamente necessari, è quindi un preciso dovere di ogni amministratore rendicontare le proprie attività.
6) A Vasto mancano delle strutture sportive all’altezza e adeguate per permettere ai più giovani di praticare sport. Lo stadio Aragona è vecchio, con evidenti limiti e un manto erboso in pessime condizioni. Alcuni campi sportivi come quello dell’Incoronata non sono mai stati ammodernati da quando furono costruiti, mentre quello di Vasto Marina non è messo meglio. In città non ci sono campi da calcio a 11 in sintetico. E’ vero, ci sono altre priorità, ma lo sport è anche un aggregatore sociale.
Sono d’ accordo sul fatto che a Vasto manchino le strutture sportive.
Lo sport è prima di tutto uno stile di vita sano, alternativo alla “cultura dello sballo”.
Bisogna puntare sullo sport per sottrarre i giovani a modelli di vita che li rovinano, bisogna inoltre porre attenzione all’accesso alla pratica sportiva da parte dei disabili.
È opportuna una politica tesa a dotare il territorio di strutture sportive adeguate, favorendo una fruizione generale delle stesse, proprio perché è importante affermare il principio per cui lo sport rappresenta un bene primario per la comunità in termini di crescita culturale e sociale.