I candidati del Vastese alle prossime elezioni politiche rispondono alle domande rivolte loro da ZonaLocale.it, con il contributo dei nostri lettori, che ci hanno inviato diverse sollecitazioni su temi da loro molto sentiti. Pubblichiamo oggi le risposte di Etelwardo Sigismondi, candidato in posizione numero 3 nella lista per la Camera dei Deputati di Fratelli d’Italia.
1) Industria, commercio, turismo e agricoltura sono in crisi. Nel Vastese l’economia è in forte recessione. Nelle grandi aziende, a farne le spese sono stati i lavoratori precari, tutti licenziati. Molte piccole fabbriche rischiano di chiudere. Il ricorso ai contratti di solidarietà è un provvedimento tampone, che ha durata limitata. Se i cittadini la eleggeranno, lei cosa farà per affrontare il problema principale, la mancanza di lavoro?
I contratti di solidarietà rappresentano sicuramente un provvedimento tampone soprattutto perché, quando le aziende chiudono, non esiste forma del mercato del lavoro che possa tutelare l’occupazione. Quindi la parola d’ordine per ridurre la disoccupazione, è rilanciare la crescita economica della nostra Nazione e del nostro territorio mettendo in campo tutte le azioni necessarie per evitare la chiusura delle aziende. Ci sono alcuni aspetti che ci devono far riflettere: sulle nostre imprese, in questi ultimi anni, oltre alla devastante crisi economica, si sono abbattute diverse negatività come aumento dei costi di produzione, il calo consistente del fatturato, la possibilità di ottenere finanziamenti. A tutto questo si è aggiunta una tassazione iniqua che insieme all’Imu, ha di fatto finito di tagliare le gambe al Paese. Siamo convinti che le nostre aziende, se messe in condizione di operare al meglio, possano contribuire fattivamente alla crescita dell’occupazione e quindi alla ripresa economica del Paese. Fratelli d’Italia, nel suo programma, ha previsto diverse proposte a incentivazione della crescita economico-occupazionale, di cui vi segnalo solo alcuni punti: introduzione in Costituzione di un limite massimo della pressione fiscale e della tassazione di famiglie e imprese; riduzione delle tasse sul personale per le aziende che assumono; regole semplici per ridurre il carico di norme e adempimenti burocratici per le imprese che pesano sulle aziende italiane per 23 miliardi l’anno pari ad un punto e mezzo di Pil; dare concretezza alla soluzione dell’annoso problema degli oltre 60 miliardi di crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione, per lavori già svolti, servizi già resi, forniture già effettuate; ripresa degli investimenti e delle infrastrutture. La riduzione della spesa deve essere concentrata nella spesa improduttiva, ma non deve precludere la possibilità di realizzare le opere necessarie per migliorare il contesto in cui agiscono le imprese e vivono i cittadini.
Mi preme tra l’altro evidenziare che ai punti appena illustrati, come Rappresentante del territorio, devo necessariamente aggiungere altri importanti impegni quali quello di rendere effettivo il potenziamento del porto di Vasto e quello di attivarsi per la riapertura dello scalo merci della stazione ferroviaria di Vasto- San Salvo.
Inoltre, quando si affronta il problema della disoccupazione, i provvedimenti a sostegno della crescita economica devono essere accompagnati da azioni legate alla difesa e alla tutela delle famiglie. Fratelli d’Italia, nel proprio programma, su questo tema propone l’abolizione dell’Imu sulla prima casa; l’impignorabilità della prima casa da parte di Equitalia e delle società di riscossione; l’introduzione del quoziente familiare per proporzionare il carico fiscale al numero di figli – applicabile solo per redditi che non superino una determinata soglia e integrato a un sistema di assegni famigliari – ed il sostegno alla natalità, oltre che nessun onere tributario aggiuntivo per le famiglie con più di due figli. E ancora, l’Iva al 4% sui prodotti per l’infanzia e latte in polvere “mutuabile” se necessario alla salute del neonato.
2) La questione ambientale tiene banco in queste settimane. Le foto, scattate dal Wwf, che ritraggono gabbiani sporchi di petrolio sulla costa al confine tra Vasto e San Salvo rappresentano un campanello d’allarme per l’ecosistema e per il turismo. Crede che i parlamentari abruzzesi debbano opporsi all’installazione di nuovi pozzi di petrolio in mare? E lei cosa farà?
Va assolutamente tutelato il nostro ecosistema e l’immagine turistica della nostra città già messa a dura prova, due anni fa, dal problema degli sversamenti in mare di liquami. Esprimo quindi il mio convinto ‘NO’ all’istallazione di nuovi pozzi di petrolio in mare. Ciò che è accaduto a largo delle nostre coste qualche settimana fa, è assolutamente grave e deve indurre ad una più fattiva collaborazione dei nostri Rappresentanti, nei vari livelli istituzionali, per evitare nuovi insediamenti estrattivi. Ritengo invece necessario, nella futura agenda politica del nuovo Parlamento e Governo, incentivare e rilanciare gli investimenti e l’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia.
3) Il Parco della Costa teatina esiste solo sulla carta. Va realizzato concretamente oppure no? Cosa s’impegna a fare?
Sull’argomento mi sono già espresso in maniera inequivocabile. In caso di elezione, verrà avanzata la proposta di abolire il progetto del Parco della Costa Teatina. L’istituzione del Parco non è stata condivisa dal territorio, ma è stata un’imposizione ideologica di alcuni parlamentari di centrosinistra. Di fatto il Parco della Costa Teatina ingesserebbe la nostra costa, anche perché verrebbe realizzato attraverso una legge adatta ai parchi montani, mentre la Costa Teatina è una zona di tutt’altro tipo, fortemente antropizzata, la cui gestione verrebbe espropriata agli Enti locali e affidata all’Ente Parco che non è nulla, se non l’ennesimo carrozzone. Noi riteniamo che la tutela dell’ambiente debba conciliarsi con lo sviluppo turistico. Per questo bisogna evitare la cementificazione indiscriminata, senza bloccare lo sviluppo. Ciò si può fare con gli strumenti urbanistici esistenti; si può fare attraverso il progetto di rigenerazione territoriale della Costa Teatina, attraverso la copianificazione dei comuni costieri della provincia, e con il progetto della Via Verde.
4) Dal 1994 in poi, tutte le legislature sono state segnate dai tradimenti. Spesso i parlamentari che hanno cambiato partito o coalizione hanno tenuto in ostaggio i Governi, rovesciando i rapporti di forza tra maggioranza e opposizione che di volta in volta erano usciti dalle urne e determinando la caduta dei Governi. Lei promette che, se i cittadini la eleggeranno, non tradirà la loro fiducia e, quindi, che non cambierà partito o coalizione?
Oggi siete troppo buoni dicendo che solo dal 1994 in poi ci sono stati i tradimenti. Sull’argomento non ho bisogno di fare promesse perché tutti sanno che è una vita che sono sempre dalla stessa parte, sia quando si è vinto, sia quando si è perso. Anche la mia scelta di costruire in Abruzzo Fratelli d’Italia, è stata una scelta in linea con tutto il mio percorso politico visto che il Pdl aveva ormai tradito le aspettative del Popolo di centrodestra, arrivando addirittura a paventare e valutare, all’indomani delle primarie negate, l’opportunità di una deriva centrista con la richiesta a Monti di essere il capo della coalizione. Il centrodestra è un valore, ed oggi siamo impegnati con Giorgia Meloni nel ribadire la necessità in Italia di un sistema basato sul bipolarismo e nella costruzione di un nuovo centrodestra più meritocratico, più partecipato e dove la classe dirigente deve essere scelta e valutata per meriti, capacità e risultati raggiunti per la crescita dei propri territori di appartenenza.
5) Si impegna a fare un pubblico rendiconto ogni tre mesi per informare i cittadini sulla sua attività parlamentare?
Costantemente e da anni mi preoccupo di rendicontare giornalmente la mia attività politica in Comune e in Provincia ai miei concittadini, usufruendo di vari mezzi di informazione, tra cui quelli informatici. Ricorderete che durante l’ultima campagna elettorale per il rinnovo di Sindaco e Consiglio comunale di Vasto, ho provveduto anche a stampare e diffondere una pubblicazione contenente tutta la mia attività: proposte avanzate, interrogazioni, mozioni, delibere e interventi in Aula. Ritengo che i cittadini devono essere sempre messi nelle condizioni di poter valutare l’attività dei propri Rappresentanti nelle Istituzioni. In caso di elezione, non abbandonerei queste buone abitudini, anzi, le incentiverei.
6) A Vasto mancano delle strutture sportive all’altezza e adeguate per permettere ai più giovani di praticare sport. Lo stadio Aragona è vecchio, con evidenti limiti e un manto erboso in pessime condizioni. Alcuni campi sportivi come quello dell’Incoronata non sono mai stati ammodernati da quando furono costruiti, mentre quello di Vasto Marina non è messo meglio. In città non ci sono campi da calcio a 11 in sintetico. E’ vero, ci sono altre priorità, ma lo sport è anche un aggregatore sociale.
Certamente a Vasto mancano le strutture sportive, e aggiungerei, per rimanere in tema, anche azioni volte ad avvicinare i più giovani alle discipline sportive. Purtroppo non sono le uniche carenze di questa città che da quando è amministrata dalla compagine di centrosinistra, sta andando a rotoli. Su questo ho un preciso impegno con i miei concittadini: rimuovere le cause del degrado di Vasto, rimandando a casa il Sindaco Lapenna e la sua maggioranza. Prioritario per Fratelli d’Italia è dar vita ad una nuova stagione amministrativa per la nostra città, per farla tornare ai livelli che merita.