“Non ero in casa”, ha ribadito Marco Del Vecchio davanti ai medici e agli avvocati. Ma intanto, lo psichiatra incaricato dal giudice chiede di allungare i tempi della perizia, ritenendo necessaria almeno un’altra visita. Una proroga dei termini: è la richiesta che il consulente tecnico d’ufficio, Ferruccio Canfora, furmulerà al gip del Tribunale di Vasto, Stefania Izzi, che lo ha incaricato di stabilire se il 37enne accusato di aver ucciso i suoi genitori era capace d’intendere e di volere al momento dell’omicidio.
Dinanzi a psichiatri, criminologi e avvocati l’indiziato ha ribadito quello che aveva detto nell’interrogatorio di garanzia: non ero in casa nel momento in cui sono stati uccisi i miei genitori.
Sono entrate in una fase cruciale le indagini sul duplice omicidio di via Anghella. Nell’abitazione in cui i tre risiedevano, i carabinieri hanno trovato lo scorso 17 novembre i corpi senza vita di Emidio Del Vecchio, 78 anni, e Adele Tumini, 75. Da quel giorno, a distanza di poche ore dal delitto, il figlio Marco è in carcere. Nel penitenziario di Torre Sinello si è svolta stamani la terza seduta della perizia psichiatrica, affidata a Canfora alla presenza dei periti di parte: Giuseppe Orfanelli (incaricato dal pubblico ministero, Enrica Medori), Roberta Bruzzone (nominata dall’avvocato Gianni Menna, che rappresenta Osvaldo e Nicoletta, gli altri due figli, parti lese in questa tragica vicenda) Roberto Bruno e Simonetta Costanzo (incaricati da Raffaele Giacomucci, l’avvocato difensore dell’indagato).
E’ fissata per il 12 febbraio l’udienza che chiuderà l’incidente probatorio. In quella circostanza il giudice, sulla base della perizia dell’esperto cui si è affidato, decreterà se l’indiziato era capace d’intendere e di volere al momento in cui è avvenuto il delitto. Se fosse incapace, non sarebbe imputabile. Di conseguenza, non potrebbe essere sottoposto a un eventuale processo a suo carico. Se fosse solo parzialmente incapace, otterrebbe uno sconto di pena in caso di condanna. Ma Canfora chiederà molto probabilmente al gip una proroga dei termini per svolgere almeno un’altra seduta prima di stilare la relazione finale. Avrà un colloquio anche con Nicoletta Del Vecchio.