“Chi sollevò il problema dell’uso privatistico del parcheggio fu il gruppo consiliare di Rifondazione Comunista, tant’è che la consigliera Paola Cianci nella seduta del consiglio comunale dell’8 agosto 2011, propose un ordine del giorno, votato da tutta la maggioranza. Successivamente a quell’intervento in consiglio comunale, l’imprenditore proprietario dell’immobile mise il cartello Parcheggio Pubblico per ovviare alla palese violazione, facendo presente che non essendo scaduta la convenzione, aveva ancora diritto a non creare un ingresso indipendente”. Lo afferma Marco Marra (Prc), assessore comunale ai Lavori pubblici, dopo la notizia del sequestro del Molino Village di Vasto Marina.
Ecco l’odg proposto da Rifondazione :Il Consiglio comunale dell’8 luglio 2011
Con 13 voti favorevoli e 2 astenuti (Desiati – Bischia), resi per alzata di mano;
APPROVA il seguente o.d.g.:
PREMESSO
– che con Delibera n. 33 del 23.04.2007, il Consiglio Comunale approvava il piano particolareggiato di iniziativa privata, a destinazione turistica alberghiera, denominato “MOLINO VILLAGE”, corrente alla Via SS 16 SUD (Loc. S. Tommaso), proposto da MOLINO & MOLINO S.R.L., comprensivo dei progetti relativi alle opere di urbanizzazione primaria e secondari;
– che ai fini dell’attuazione del suddetto piano, veniva sottoscritta, tra le parti (Dirigente del Settore Urbanistica Sig. Alfonso Mercogliano; Amministratore Delegato della MOLINO & MOLINO SRL, Sig. Filippo Molino; Notaio Dott. Camillo Litterio) in data 11.07.2007, un’apposita convenzione, in cui la società lottizzante si assumeva l’obbligo “a cedere gratuitamente al Comune tutte le aree per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, aree a standard e parcheggi verdi…”.
– che in tale convenzione si stabiliva, altresì, che le aree destinate alla costruzione delle opere di urbanizzazione si trasferivano al Comune contestualmente alla stipula di essa, entrando così a far parte del suo patrimonio indisponibile ma, nella temporanea disponibilità della società lottizzante “per tutto il tempo stabilito per la realizzazione delle stesse e comunque non oltre il conseguimento del certificato di collaudo definitivo”.
– che ad oggi, le aree su cui tali opere sono state attuate (cfr. planimetria catastale – Palazzina A e B, aree: V4, Standard S1, Standard S2, Strada S3 ovvero strade e spazi di sosta e di parcheggio, percorsi pedonali fiancheggianti la sede stradale e di accesso al mare nonché il verde di arredo alla viabilità), risultano essere nella esclusiva disponibilità dei condomini del residence, in quanto recintate arbitrariamente dal lottizzante, e prive di ingressi pubblici per gli utenti della strada;
– che in base a quanto disposto nella convenzione, “in caso di parziale o totale mancata attuazione delle opere di urbanizzazione, il Comune potrà concedere alla Ditta lottizzante 180 giorni per la loro regolarizzazione, trascorsi i quali si procederà a far ultimare, correggere o realizzare quanto incompleto e mal eseguito, utilizzando la somma versata a garanzia e facendo gravare, sui soggetti attuatori, l’eventuale maggior spesa”.
IMPEGNA
il Sindaco a verificare l’eventuale inadempienza ed adottare tutti i provvedimenti al fine di ripristinare la finalità pubblica delle opere realizzate