Un partito in crisi. Pdl commissariato a Vasto da oltre sei mesi. Ora è destinato a spaccarsi. La crisi profonda del centrodestra vastese dura ormai da sei anni e mezzo. Dalle elezioni comunali perse nel 2006. Tira aria di rompete le righe. Etelwardo Sigismondi lo dice apertamente: “Avevamo già assunto una posizione critica all’interno del partito, che in pochi giorni ha prima ribadito il sostegno a Monti e poi lo ha sfiduciato. In pochi giorni, il Pdl ha detto sì alle primarie e poi non le ha fatte. Prima è stata annunciata la candidatura di Berlusconi, poi no. Stesso discorso a Vasto, dove in occasione delle elezioni comunali il centrodestra ha incontrato grandi difficoltà nel predenre le decisioni.
In città il partito è ancora commissariato. I congressi, compreso quello locale, non si sono svolti. Tutto questo è lo specchio di una crisi profonda che esiste ormai da diverso tempo. Il 90% dei deputati nominati alle scorse elezioni politiche non si è visto sul territorio.
Per questo, ora stiamo valutando l’adesione a Fratelli d’Italia, che oggi è un cartellone elettorale e poi potrà diventare un partito. A breve incontreremo la Meloni insieme ad altri esponenti nazionali e regionali per decidere se costituire questo nuovo soggetto politico. C’è bisogno di quella credibilità che è mancata. A Vasto nel 2011 il candidato sindaco è stato calato dall’alto. Oggi 5 consiglieri comunali del centrodestra appartengono ancora a 3 gruppi consiliari differenti”.
“Non siamo meloniani dell’ultim’ora”, precisa di Michele Marisi. “La nostra posizione è sempre stata critica. Da tempo chiediamo un maggiore coinvolgimento della base e della parte più giovane del Pdl. Non svolgere le primarie è stata un’occasione persa per ricreare consenso attorno al Pdl, rilanciare il partito e restituire entusiasmo ai delusi. Nel Pdl – sostiene il responsabile di Gim – troppo spesso si sono preferite le rendite di posizione ai giovani, sono stati tutelati gli incoerenti a scapito dei coerenti, i capibastone invece delle persone oneste, gli yes man agli impavidi e ai coraggiosi. Il progetto di Fratelli d’Italia è molto ambizioso. E’ tanto rischioso, quanto affascinante”.