All’indomani del Consiglio comunale sulla sicurezza e dopo i nuovi fatti inquietanti e ancora tutti da chiarire, una pioggia di polemiche cade sull’amministrazione comunale di Vasto. A chiedere le dimissioni del sindaco, Luciano Lapenna, sono Nicola Del Prete (Fli) e Riccardo Alinovi (associazione Codici – centro per i diritti del cittadino).
Secondo Alinovi, “in questa città si è superato il limite” mentre “il sindaco Lapenna dorme, continua a dire che Vasto non è Beirut. Ora basta”. Se “il sindaco non è in grado di lottare per la città”, allora “farebbe bene a dimettersi”. Gli ultimi fatti criminosi sono preoccupanti “e questo uso continuo delle armi mette in pericolo commercianti e cittadini. Il personale delle forze di polizia è insufficiente e deve fare i salti mortali per garantire i turni. Chiediamo al Ministro degli Interni”, Anna Maria Cancellieri, “e al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano” di “intervenire affinché vengano garantiti rinforzi in uomini e mezzi” perché c’è “un vero e proprio problema di incolumità per i cittadini”.
Per Del Prete, in Consiglio comunale la maggioranza di centrosinistra ha bocciato la proposta delle opposizioni “perché non l’ha capita. Ha parlato di proposta strumentale dai toni allarmistici, ma non ha voluto cogliere l’essenza della nostra idea: quella di garantire ai cittadini una maggiore sicurezza e la prospettiva di poter vivere il centro con una qualità di vita migliore, legata ad incentivi e funzionalità dei servizi.
Le cronache di tutti i giorni ci dicono che a delinquere sono soprattuto coloro che non hanno un lavoro e che pur di restare nella nostra città si dedicano ad attività criminali. Ecco, se i controlli che il Comune di Vasto fa per gli evasori della Tarsu, dell’Imu, delle imposte per le insegne pubblicitarie, dei passi carrai, dell’occupazione di suolo pubblico e dei tanti balzelli che ci tocca pagare, venissero estesi anche alle reali nuove residenze, il fenomeno della illegalità si ridurre notevolmente”.
“Il sindaco chieda scusa alla città per le bugie che ha raccontato su questo delicato argomento, chieda scusa a quelli che da tempo lo sollecitano su questa questione e che lui, invece di ascoltare, ha definito sciacalli, e si metta a lavoro, stanotte stessa, per un piano di sicurezza locale tenendo in considerazione le nostre proposte: richiesta di potenziamento di mezzi e organico delle forze dell’ordine, sistema di videosorveglianza, impiego di volontari per la sicurezza”, è il duro attacco di Marco di Michele Marisi, responsabile di Giovani in movimento, l’associazione che raggruppa i movimenti giovanili del centrodestra di Vasto.