Valerio Maurizio, 25 anni, è un pasticciere che oggi lavora in Toscana, a Sansepolcro, in provincia di Arezzo. Nel 2011 è partito alla volta di Bologna dove è iniziata la sua avventura professionale. Dopo quasi due anni di attività Valerio ha un sogno: tornare a Vasto e lavorare nella sua città, ma non subito, per farlo c’è ancora bisogno di tempo.
Come molti ragazzi sei partito senza nessuna certezza.
Sì, potevo contare solo sulla grande ospitalità dei miei carissimi amici Michele Bozzelli, Gaetano Mariotti, Gianluca Vicino e Cesare Crisanti. Avevo deciso che sarei rimasto un mese, o trovavo lavoro o tornavo a casa. La fortuna ha voluto che dopo circa una settimana mi chiamasse a lavorare la pasticceria Gamberini, in via Ugo Bassi, è iniziato il periodo di prova e poi il contratto. Era il 19 marzo 2011, la mia permanenza a Bologna è durata fino al gennaio 2012.
Fino al trasferimento in Toscana.
Adesso faccio ancora il pasticciere, ma a Sansepolcro, presso la pasticceria Chieli. Mi occupo di torte, semifreddi, mignon, paste lievitate e in questo periodo anche dei panettoni. Mi trovo molto bene, il posto è tranquillo, i colleghi sono squisiti e ho anche una fidanzata.
Hai avuto qualche difficoltà?
Fuori ne ho trovate poche, ho sempre amato le sfide, di positivo c’è senza dubbio il fatto che cresci alla svelta e ti formi come si deve. E’ un esperienza che consiglio a chiunque abbia voglia di staccarsi da mamma e papà e abbia voglia di lavorare per costruirsi un futuro. A casa i miei genitori non mi hanno mai trattenuto, d’altronde la vita è la mia e le scelte a 23 anni, età che avevo quando ho preso questa decisione, è bene farle con la propria testa.
Hai mai pensato di tornare a lavorare nella tua città?
E’ il mio sogno, ma non credo sia qualcosa di imminente, penso che la mia esperienza fuori debba durare ancora qualche anno.
Quante volte torni?
In un anno al massimo tre o quattro 4 volte all’anno. D’altronde vivo a 400 km di distanza e posso solo quando ho le ferie oppure, come farò tra dieci giorni, nel periodo di Natale, in quanto saremo chiusi dal 25 al 27 dicembre.
Cosa ti manca di più?
Vasto mi manca da morire, mi manca il mare, la mia famiglia, i posti dove sono nato e cresciuto. Mi reputo un vastese convinto, il mio sogno è quello di diventare un professionista nel mio settore e magari un giorno tornare a lavorare nella mia città.