La tassa di soggiorno, benché rimanga al momento solo un’ipotesi, è già un boccone indigesto per gli albergatori. A Vasto se ne parla da oltre un anno. La proposta è stata rilanciata lunedì sul tavolo del centrosinistra, che ha affrontato una serie di questioni calde, a partire dal bilancio di previsione su cui l’amministrazione comunale non può permettersi di scivolare e, dunque, deve trovare la quadra al più presto.
Rinviata al 2013, ora la tassa di soggiorno, in un momento in cui le casse municipali sono vuote come in tutti i Comuni, potrebbe diventare realtà. Gli imprenditori del settore turistico, però, frenano. Non dicono un no a priori: “Se proprio deve essere istituito questo tributo, ragioniamo tutti insieme su come impiegare i soldi che il municipio incasserà”, mette le mani avanti Michele Di Chiacchio, presidente di Vasto Golfo d’Oro, il consorzio che raggruppa 16 albergatori della riviera.
“E’ vero, abbiamo detto di essere anche disposti ad accollarcela noi, ma in un comento economico sfavorevole a tutte le imprese non vorrei che questa imposta divenisse una discriminante tra noi e le altre località della costa abruzzese. Mi spiego: se Vasto istituisce la tassa, mentre Alba Adriatica e Martinsicuro non lo fanno, questo può essere un problema. Il turista che va a Roma accetta anche di pagare 5 euro in più. Quello che sceglie il nostro litorale potrebbe preferire altre località meno costose”, è l’allarme lanciato da Di Chiacchio.
La finalità – “Se non si può evitare la tassa di soggiorno, allora dobbiamo metterci d’accordo sull’utilizzo delle risorse: deve essere una tassa di scopo. Il ricavato andrà utilizzato nel settore turistico e delle infrastrutture. La pioggia dei giorni scorsi ha riportato a galla il solito problema: nella parte meridionale di viale Dalmazia c’erano 20 centimetri d’acqua. La tassa di soggiorno venga utilizzata per completare le reti di scolo nella zona di Fosso Marino, separando le acque bianche da quelle nere. Si usino quei soldi per potenziare il servizio d’autobus a beneficio dei turisti, per garantire pulizia costante e illuminazione sulla pista ciclabile. Per discutere di questi problemi abbiamo già chiesto un incontro al sindaco Lapenna”.