La videosorveglianza si farà. Lo ha deciso la maggioranza di centrosinistra, che ha trovato l’accordo sul “Grande fratello vastese”, il sistema di telecamere destinate a mettere sotto controllo la città 24 ore su 24.
A distanza di 6 anni da quando si è insediata (e dopo pochi mesi ne cominciò a discutere), l’amministrazione comunale realizzerà la rete di obiettivi che serviranno a monitorare Vasto per individuare ladri, scippatori e vandali.
Nei prossimi giorni l’ingegner Paolo Gustuti, ingegnere napoletano che si è aggiudicato l’appalto di progettazione, consegnerà un nuovo progetto all’assessore alla Sicurezza, Mario Olivieri.
Prevista una forte riduzione dei costi, che scenderanno dai 600mila euro previsti fino a pochi mesi fa ai 480mila attuali. Già lo scorso anno il budget era stato tagliato da 780mila a 600mila euro. L’ulteriore riduzione consentirà di risparmiare altri 120mila euro. “Questo è possibile – spiega Olivieri – perché è sceso il prezzo delle telecamere”, che saranno 37, montate su 13 postazioni dislocate in vari punti dell’abitato.
Sarà lo stesso Gustuti a predisporre il capitolato d’appalto e il bando di gara necessario ad affidare i lavori all’impresa che praticherà il maggior ribasso rispetto alla cifra preventivata. L’amministrazione Lapenna punta a un finanziamento regionale da 150mila euro.
Gli altri fondi arriveranno tramite un mutuo, legato all’approvazione del bilancio di previsione, di cui si tornerà a discutere a breve con l’obiettivo di chiudere in poco tempo le trattative all’interno del centrosinistra e far approdare in Consiglio comunale l’indispensabile documento che programma le spese e la conseguente ripartizione dei fondi.